La sigaretta elettronica da qualche anno è diventata per molti fumatori sostituta della sigaretta classica. Scopriamo insieme tutto quello che devi sapere. La storia, le origini, i componenti e gli effetti.
Sigaretta elettronica. Chi l’ha inventata?
Possiamo confermare, in base alle ricerche storiche, che l’invenzione della sigaretta elettronica è stata il prodotto di un percorso lungo, con varie interruzioni, modifiche e accorgimenti, fino alla commercializzazione dei primi modelli nel 2002.
- 1927. Joseph Robinson inventa un dispositivo in grado di scaldare sostanze attraverso la combustione producendo vapore. Il vaporizzatore ad accensione meccanica a butano, così registrato all’ufficio brevetti di New York, era destinato all’inalazione di sostanze medicali. Non fu industrializzato.
- 1963. Herbert A Gilbert, modifica la precedente invenzione, sostituendo una batteria al processo di combustione. La suddetta batteria riusciva a riscaldare il liquido fino all’evaporazione. Anche questo progetto però, non andò in porto.
- 2002. La svolta. Hon Lik, dottore in farmacologia cinese, mise a punto un dispositivo che vaporizzava i liquidi grazie ad impulsi elettrici. In un’intervista, alla domanda “Come’è nata l’idea?” Il Dottor Hon Lik risponde: “Nella vasca da bagno. Attaccandomi al corpo uno di quegli speciali cerotti per smettere di fumare. Avevo provato tutti i metodi, nessuno aveva funzionato: e ho pensato che non mi dava minimamente la stessa sensazione di fumare. Mancava qualcosa: il fumo, innanzi tutto. Così ho pensato a una sigaretta che funziona alimentando vapore con la corrente elettrica”.
Sigaretta elettronica. Com’è fatta?
La sigaretta elettronica, detta anche e-cig, ha quindi come scopo principale quello di simulare sigarette o sigari. Sostanze liquide, inserite nel dispositivo, contenenti acqua, glicerolo, glicole propilenico e aromatizzanti, grazie al calore passano dallo stato liquido allo stato di vapore.
Sebbene i modelli di e-cigs siano variegati, la struttura è simile per tutti.
- Drip tip, Beccuccio o Inalher. Il componente che permette l’aspirazione, in altre parole si tratta del bocchino che consente all’utente di inalare il fumo.
- Cartomizzatore o Tank. In lingua inglese la parola tank significa serbatoio, questo componente, infatti, ha lo scopo di contenere il liquido.
- Atomizzatore o Vaporizzatore. Ha la forma di una piccola bobina metallica (resistenza riscaldante) che, per merito della corrente viene riscaldata aumentando così la temperatura del liquido e consentendone la vaporizzazione.
- Clearomizzatore. Rappresenta un’ottimizzazione dei componenti, contenendo in sé sia il beccuccio che il cartomizzatore.
- Batteria a litio ricaricabile. Composta da un contenitore che ospita la pila. Il suo scopo è quello di alimentare tramite corrente elettrica il dispositivo. Solitamente si carica con alimentatore da rete o con presa USB. L’alimentazione parte dai 3.7 volt, per i modelli basic, fino ai modelli BB (Big Battery) che hanno più tensione e quindi producono fumo più denso e concentrato. Esistono 3 tipi di batterie: quelle manuali che vengono attivate tramite un bottone, quelle automatiche che vengono attivate appena si aspira, e quelle a voltaggio variabile che permettono di regolare la tensione da erogare.
La e-cig essendo un dispositivo elettronico, ha bisogno di manutenzione e pulizia periodica. Bisogna perciò affidarsi ad un rivenditore esperto che ti consigli come e quando sostituire i componenti.
Liquidi per la sigaretta elettronica. Composizione
Il liquido che viene inserito nella e-cig è composto da:
- Acqua. La quantità è intorno al 10% e di solito si tratta di acqua demineralizzata. L’acqua permette di ridurre la quantità delle altre soluzioni presenti nel liquido.
- PG ossia Glicole Propilenico. Intorno al 50%. Composto chimico liquido dal sapore dolce utilizzato spesso come additivo alimentare e farmaceutico. Non tossico, né cancerogeno. Permette di disciogliere al meglio le altre sostanze, veicola i dosaggi di nicotina.
- VG ossia Glicerolo. Intorno al 40%. Additivo vegetale, funziona come addensante e definisce il cosidetto cloud, cioè la fumosità prodotta dalla sigaretta. In termini semplici, la quantità di VG determina la quantità e la densità di vapore.
- Aromi. Da 1 a 3 gocce in ogni ml di liquido. Posso essere estratti da prodotti naturali come gli agrumi, le piante e i frutti. Determinano la cosidetta resa aromatica, ovvero il gusto dell’aroma del liquido nel momento in cui è vaporizzato e poi aspirato.
- Nicotina. Da 6mg/ml fino di 18mg/ml. La quantità di nicotina determina l’hit ossia il colpo in gola che si percepisce nel momento dell’inspirazione, nel momenti in cui il vapore passa nella laringe.
Sigaretta elettronica. Come funziona?
- Il soggetto inala tramite il beccuccio.
- Il flusso d’aria attiva un sensore presente nella batteria.
- Il vaporizzatore riscalda il liquido presente nel serbatoio. Se presente un led, si accende automaticamente, indicando la riuscita del processo.
- A questo punto il soggetto inspira ed espira il vapore che grazie al PG darà l’idea visiva del fumo che ottiene fumando una sigaretta classica.
- Il vapore viene disperso nell’aria velocemente.
Rischi per la salute?
La differenza tra la e-cig e la “classica bionda” è ovviamente la combustione. Nella sigaretta normale è proprio questo processo che provoca lo sviluppo di sostanze tossiche, ciò non avviene nella e-cig, che non si basa su combustione.
Gli studi sulla sigaretta elettronica continuano ad essere persistenti, l’unica certezza è che provochino meno danni rispetto alla normale. Bisogna comunque tener presenti alcuni fattori importanti come ad esempio la nicotina presente nel liquido.
La nicotina potrebbe essere pericolosa se a contatto con la pelle, inalata o ingerita. Deve essere fuori dalla portata dei bambini, degli anziani, e delle donne incinte o che allattano.
Per quanto riguarda la normativa italiana, il Ministero della Sanità ha introdotto una regolamentazione che obbliga i produttori di liquidi di specificare, se presente, le concentrazioni di nicotina, i simboli di tossicità e imprimere la frase “tenere lontano dalla portata dei bambini”.
I liquidi con nicotina non possono essere venduti ai minori di 16 anni, devono contenere foglietto illustrativo con avvertenze di rischio, boccetta con chiusura di sicurezza.
Il parere dell’esperto
Il Prof. Riccardo Polosa, ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Catania e direttore scientifico della Lega Italiana Anti Fumo (LIAF), in un’intervista alla domanda: “Rispetto alla sigaretta comune qual è il suo impatto sulla salute“? Risponde:
“Le e-cig non contengono tabacco e non prevedono la combustione per funzionare, pertanto è intuitivo che siano più sicure delle bionde e che siano in grado di migliorare lo stato di salute dei fumatori che decidono di utilizzarla al posto delle sigarette convenzionali. Studi clinici sulla sigaretta elettronica dimostrano effetti positivi sul consumatore di sigaretta elettronica sia in termini di riduzione del danno che di riduzione del rischio legato al fumo di sigaretta convenzionale. Fatto 100 il rischio delle sigarette convenzionali, le elettroniche si attestano ad un valore di 5“.
Il consiglio di DocBuy è ovviamente quello di smettere di fumare, ma se proprio devi scegliere un’alternativa, punta su una sigaretta elettronica utilizzando un liquido senza nicotina, meno rischi per la tua salute e per chi ti sta intorno.
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