Una bottiglia di vino, è quel che ci vuole! Il vino….bevanda magnifica, amata in tutto il mondo, da tempi antichissimi sulle nostre tavole. I prodotti disponibili sono davvero numerosi e possono creare confusione. Vediamo in questa breve ed efficace guida i consigli utili per selezionare la nostra bottiglia in base alle caratteristiche più importanti. Per gustare e apprezzare al meglio questo magnifico prodotto.
Controllare l’etichetta
Per scegliere bene e acquistare una bottiglia di vino, sia in negozio che on line, occorre prestare molta attenzione alle etichette, anche se può essere noioso. Da un attento esame emergono molte informazioni utili per valutare con criterio il prodotto. L’etichetta deve contenere una serie di informazioni obbligatorie: devono essere riportate tutte in lingua italiana e contenute nel medesimo campo visivo, ad eccezione del numero di lotto. Il nome, comune e stato dell’imbottigliatore.
Deve essere indicata la categoria del prodotto, ovvero la tipologia del vino: vino, vino liquoroso, vino ottenuto da uve passite, eccetera.
Le espressioni come “prodotto e imbottigliato da, imbottigliato all’origine da”, completate o meno dalla dicitura “integralmente prodotto”, danno chiarimenti se la bottiglia di vino è risultato di una filiera controllata da un’azienda sola, oppure no. Cioè se uve, vino e imbottigliamento avvengono in una cantina sola, quindi non vendute a terzi che hanno trasformato la materia prima. Se è così, il vino sarà di qualità migliore, poiché chi ha realizzato tutto il processo se ne assume la totale responsabilità attraverso il proprio nome.
Prestare attenzione
Ti consiglio di fare attenzione alle sigle poco comprensibili, come ICQRF ( Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi), dietro cui si nascondono grandi commercianti e imbottigliatori che realizzano grossi numeri di bottiglie e quindi più attenti alla quantità che la qualità.
Controllare se l’etichetta contiene le sigle DOC, DOCG (DOP) o IGT. Le prime due sigle sono da preferire alla terza. In assenza di almeno una delle tre sigle, scarta senza indugio il vino. Per i vini DOC e DOCG è obbligatorio indicare da quale regione proviene il vino. I vini DOC e DOCG, a eccezione di quelli liquorosi, frizzanti e spumanti, devono obbligatoriamente recare l’annata di produzione. Per ciò che riguarda le IGT (Indicazione Geografica Tipica), il 15% del contenuto della bottiglia può essere stato prodotto con vino di altre provenienze, anche fuori regione. Non è quindi un eccellente indice di attenzione, cura e tracciabilità del vino.
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Sempre sulla bottiglia deve essere indicato il volume nominale, cioè la quantità di liquido presente nel contenitore, espresso in litri, centilitri o millilitri. 750 mL/75 cL è il volume nominale delle bottiglie standard.
L’etichetta deve recare il titolo alcolometrico volumico effettivo. Questa dicitura indica la gradazione alcolica o tenore alcolico. Al numero corrispondente a questo dato deve seguire l’espressione “ % vol”. Questa indicazione si esprime in unità o mezza unità di percentuale in volume. Per esempio 11,5% vol.
Il numero di lotto è molto importante per identificare l’origine del vino e la tracciabilità del prodotto. Per lotto si intende un certo numero di bottiglie o damigiane prodotte o confezionate nella medesima circostanza.
Se rientrano nella composizione del prodotto, sulla bottiglia di vino deve essere presente la dicitura “contiene solfiti, contiene anidride solforosa”. La lista degli ingredienti delle bevande con tenore alcolico superiore a 1,2% non è obbligatoria per la legge dell’etichettatura. Ingredienti e additivi non devono essere citati, eccetto le due sostanze riportare sopra. I solfiti, soprattutto – da E220 a E228- vanno riportati in quanto possono causare reazioni allergiche. Da luglio 2012 è inoltre obbligatorio riportare sull’ etichetta diciture specifiche riguardanti la presenza di residui derivati da latte e uova, dato che sono ingredienti riconosciuti come allergenici.
Brevi consigli
Ricorda sempre che:
- Per quanto riguarda le vendemmie, è bene documentarti e man mano acquisire maggiori conoscenze. Tuttavia anche nelle peggiori annate si fanno ottimi vini, e viceversa in quelle definite “ottime annate” si producono anche vini terribili.
- Cerca sempre e sperimentare sempre: non bere sempre lo stesso vino, apriti al nuovo! Prova sempre una bottiglia di vino nuovo, che non conosci; ce ne sono di innumerevoli tipi. Esplora tutto il mondo dell’enogastronomia.
Accostamenti culinari con il vino
Abbiamo la nostra bottiglia di vino. Non resta che assaporarla assieme alle pietanze giuste. Occorre sfatare il luogo comune per cui il vino rosso va servito con carni rosse e il bianco con carni bianche. Ti suggerisco invece di valutare con attenzione la consistenza del cibo: pasti più pesanti e salse più ”cariche” richiedono vini più strutturati. Mentre le portate più delicate e leggere richiedono un vino altrettanto leggero e sottile, in perfetta armonia.
Ecco, il segreto è proprio armonizzare cibo e vino e godersi i piaceri della tavola.
Ecco qui un elenco dal cibo più sostanzioso al più leggero: carni rosse con salse corpose, pasta alla carbonara o con condimenti corposi, cibi preparati con molto sugo o burro, salse più semplici e leggere, pollo o carne leggermente saltata, frutti di mare, pesce in sughetti leggeri. Nello stesso ordine – ovvero dal più robusto al più delicato – , suggeriamo un elenco di tipologie e bottiglie di vino:
Cabernet Sauvignon, Piemonte (cioè vini italiani del nord), miscele di bordeaux, vini rossi sardi, vini toscani tipo Chianti (Italia centrale), Merlot, Pinot noir, provenienti dalla Borgogna, vini bianchi francesi.
Per sfatare un altro mito, anche il cioccolato e numerosi tipi di dolce e dessert, possono essere accompagnati da una bottiglia di vino, scegliendo con cura quella più adatta che ne esalta i sapori. Il cioccolato, per esempio, si può ben accostare con un vino tipo Cabernet secco.
Si possono fare interessanti accostamenti con la frutta, come per esempio le bacche di goji, da spargere anche su dessert.
La bottiglia di vino è in tavola!
Per quanto si possa portare in tavola una buona bottiglia di vino, la sua qualità sarà esaltata solo dalla giusta temperatura. Per apprezzare il vino occorre conservarlo in condizioni ottimali e servirlo sempre in modo adeguato. Vediamo pertanto quali sono gli elementi da considerare:
- La temperatura ideale per la conservazione del vino è compresa tra i 10 e i 14° C.
- Occorre conoscere la temperatura ottimale per il consumo del tipo di vino scelto per servirlo in maniera eccellente.
La temperatura intorno ai 18° C rende più percettibili gli aromi della nostra bevanda, che risultano molto più attenuati a temperature inferiori. Quindi, se abbiamo a disposizione un vino con un ricco bouquet di aromi, sarà meglio apprezzato a temperature più elevate. La temperatura più elevata, inoltre, dà una maggiore sensazione di dolcezza.
Il vino liquoroso, infatti, sarà più dolce a temperature più alte. Più la temperatura sale, più il liquido sprigiona anidride carbonica: questo è il motivo per cui gli spumanti e i vini frizzanti vengono serviti freddi. Esistono, nei negozi specializzati, appositi termometri per misurare che i vini siano serviti alla temperatura corretta.
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- 6-8°C per Champagne e spumanti secchi e dolci.
- 6-8° C per i vini dolci.
- 10-14° C per vin santi e passiti.
- 8° C per i bianchi secchi giovani.
- 10-12° C per bianchi semi-secchi bianchi maturi secchi e strutturati.
- 10-12°C per rosati secchi.
- 12-13°C per i rosati semi-secchi.
- 13-14° C per rossi poco tannici e novelli
- 17-18° C per i rossi corposi, tanni ci e invecchiati.
- 14-18° C per vini liquorosi.
Come portare la bottiglia di vino alla temperatura adeguata?
Innanzitutto l’ideale sarebbe tenere le bottiglie in un luogo alla temperatura ottimale già diverse ore prima del pasto o del consumo. Alcuni prodotti infatti, sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura.
Ti sconsiglio caldamente di forzare il riscaldamento portando la bottiglia vicino ad una fonte di calore. Per aumentare la temperatura, sarà meglio mettere la bottiglia di vino a bagno in acqua, alla temperatura che si desidera raggiungere. Anche se in tal modo verrà persa l’etichetta. Invece, se vuoi abbassare la temperatura, metti la bottiglia in frigorifero, oppure servila in tavola dentro un secchiello con acqua e ghiaccio.
È questo un metodo molto sbrigativo, che consente in pochi minuti di far scendere la temperatura della bottiglia anche di una decina di gradi.
Ghiacciare i bicchieri vuoti è poco efficace, mentre se vuoi semplicemente rinfrescare il vino, basta avvolgere la bottiglia in un panno bagnato per un certo periodo di tempo. La velocità di riscaldamento o di raffreddamento del liquido non cambia, sia se la bottiglia è chiusa, sia se è aperta. In ultimo, perché il vino sia servito alla giusta temperatura nel bicchiere, dovrebbe essere 2-3° C sotto la temperatura ideale di consumo.
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