L’estate si avvicina, così come le prime giornate calde. Ma attenzione, tenete sempre a portata di “viso e corpo” la protezione solare! Ecco i consigli utili su quali scegliere.
Protezione solare. I raggi del sole: la luce visibile, i raggi infrarossi e i raggi ultravioletti
Appena arriva la stagione calda, non vediamo l’ora di sdraiarci al sole e abbronzarci. Ma purtroppo i raggi del sole possono essere dannosi per la nostra pelle e per l’intero organismo. Analizziamoli insieme.
Il sole emette uno spettro elettromagnetico composto da più colori. Ogni colore corrisponde a una frequenza della luce. Violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancio e rosso, sono visibili all’occhio umano e prendono il nome di spettro visibile. Ma esistono frequenze maggiori e minori che superano i colori dello spettro visibile. Così si parla di infrarossi (frequenze basse oltre il rosso) e di ultra violetti (sequenze alte oltre il violetto).
Raggi di luce visibile
Non particolarmente dannosi per la pelle, possono eventualmente provocare fastidio agli occhi se troppo intensi. Fondamentali per la produzione di serotonina.
Raggi infrarossi
L’occhio non li percepisce. Il termine infrarosso= inferiore al rosso. Ciò significa che la sua frequenza è posta subito dopo il colore rosso della luce visibile.
I raggi infrarossi si suddividono in lunghi, medi e corti. Il lungo è benefico per gli esseri umani. È infatti utilizzato nel campo medico per terapie e cure.
Questi raggi, trasmettono calore allo strato superficiale della pelle. Si consiglia sempre cautela ed attenzione anche se ci si sta curando con applicazioni ad infrarossi.
Raggi ultravioletti
I raggi ultravioletti UV si dividono in 3 categorie:
- Raggi UV-A = Hanno lunghezze d’onda elevate e vicine a quelle della luce visibile. Abbronzano rapidamente ma temporaneamente. Hanno la capacità di entrare in profondità della cute, danneggiandola e provocandone l’invecchiamento.
- Raggi UV-B = Hanno lunghezze d’onda intermedie. Non superano gli strati superficiali della pelle avendo una capacità di penetrazione inferiore, ma possono alterare il DNA e provocare colpi di sole ed eritemi.
- Raggi UV-C = Hanno una lunghezza d’onda inferiore ai precedenti, ma sono i più dannosi per la terra e per la salute. Fortunatamente, però, vengono trattenuti dalla fascia di ozono e non raggiungono la superficie terrestre.
Ma questi raggi ultravioletti però, hanno anche effetti positivi, ovviamente solo nel momento in cui si fa uso di una protezione solare adeguata.
- Stimolano la produzione di melanina
- Stimolano la sintesi della vitamina D; fondamentale per le ossa
- Favoriscono la circolazione
Quindi i raggi UV-B sono responsabili del meccanismo di melanogenesi, cioè aiutano a produrre la melanina, il pigmento cutaneo responsabile dell’imbrunimento.
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Per proteggersi dal sole ed evitare perciò scottature, eritemi, insolazioni e altri problemi, è fondamentale spalmare su viso e corpo creme solari che contengono i cosiddetti filtri di protezione. Ne esistono di 2 tipi: filtri fisici e filtri chimici.
I filtri fisici contengono sostanze derivate da metalli (biossido di titanio, ossido di zinco) e riflettono i raggi UV ; comportandosi come uno specchio respingono le radiazioni. Vantaggi: ampia protezione. Svantaggi: effetto bianco della pelle, abbronzatura poco uniforme
Altro discorso per i filtri chimici che catturano l’energia degli UV evitando danni alle cellule della pelle. Contengono molecole organiche complesse, che assorbono l’energia della radiazione solare e la restituiscono sotto forma di calore.
In commercio esistono anche filtri a base di prodotti naturali. Tra le componenti più utilizzate nel campo naturale ed erboristico sono la vitamina C e la vitamina E. La loro combinazione offre una buona protezione dai danni da UVA e particolarmente UVB, specialmente quando associata ad un filtro commerciale UVA-UVB.
I fattori di protezione solare. Come sceglierli
Il fattore di protezione solare SPF (Sun Protection Factor) è indicato da una serie di numeri, presenti sull’etichetta di una crema protettiva e definisce la capacità di difendere la pelle dalle radiazioni.
Come funziona? Il fattore di protezione, detto anche indice di protezione (IP) rappresenta il rapporto fra la minima dose eritematosa di radiazione solare, misurata in presenza e assenza della protezione solare. Più il numero è alto, più sarà alta la protezione dai raggi dannosi. Esempio: un SPF 50 dovrebbe portare cioè all’eritema solare con una dose di esposizione 50 volte più alta rispetto a quella previsto in assenza di protezione.
SPF moltiplica la protezione naturale della pelle verso la radiazione solare, tipicamente 10-15 minuti. Esempio: un filtro con indice SPF 10, offrirà una protezione pari a 100, 150 minuti.
I valori di protezione vanno dal 6 (bassa) fino al 50+ (alta).
I criteri fondamentali per scegliere un fattore di protezione sono:
- Tipologia di pelle (fototipo). Si consiglia la scelta di un indice elevato per i bambini e i soggetti dalla pelle chiara.
- Parti del corpo delicate e sensibili.
- L’ora di esposizione. Dalle ore 12.00 alle ore 16.00 le quantità di raggi UVB sono più forti.
Il Fototipo rappresenta la sensibilità cutanea ai raggi solari. Determina la qualità e la quantità di melanina presente nella nostra pelle. Indica perciò le reazioni della nostra pelle alle radiazioni e quindi al tipo di abbronzatura che si ottiene solitamente.
Scopri il tuo fototipo per spalmarti la protezione giusta!
Di seguito la classificazione dei diversi tipi di fototipo.
- I Capelli biondi o rossi e la pelle molto chiara delineano il fototipo 1.
- Pelle chiara e capelli biondi o castani, fototipo2
- Fototipo 3 ->Capelli: biondo scuro. Pelle: sensibile.
- Fototipo 4 -> Capelli: castani. Pelle: moderatamente sensibile.
- Capelli: scuri. Pelle: olivastra -> fototipo 5
- Capelli: molto scuri. Pelle: non sensibile -> fototipo 6
Ora che avete scoperto a quale fototipo appartenete, ricordate che ad ogni fototipo, corrisponde mediamente un tipo di fattore di protezione SPF.
- 1 → SPF 50+ (molto alta protezione)
- 2 / 3 → SPF da 50 a 30 (alta protezione )
- 3 / 4 / 5 → SPF da 25 a 15 (media protezione)
- 5 /6 → SPF da 10 a 6 (bassa protezione)
Dritte sull’acquisto della protezione solare
Le diciture schermo totale non sono permesse sulle etichette delle creme, secondo la Commissione Europea, devono indicare in modo chiaro le istruzioni d’uso e il fattore di protezione. Ricordiamo che il SPF di ciascun prodotto indicato sulla confezione, rappresenta l’intervallo in cui cade la misura. Esempio: un prodotto con SPF 50 può avere protezione da 50 a 59.9.
Si consiglia di scegliere prodotti con filtri UV-A e UV-B e in grado di proteggere dai raggi IR, resistenti all’acqua e al sudore e con una formulazione indicata per essere distribuita e spalmata sul corpo in modo omogeneo.
Non utilizzare prodotti scaduti. Se sulla confezione non è presente la data di scadenza, guardate il simbolo (PAO) che indica entro quali mesi consumare la crema, dopo l’apertura.
I nostri consigli
- Spalmate la crema almeno ogni ora e sempre dopo aver fatto il bagno al mare. Nessun prodotto è waterproof al 100%.
- Anche se avete la pelle scura, potreste comunque scottarvi e non dimenticate che il sole può provare carcinomi alla pelle, applicate sempre la protezione.
- Evitate un’ esposizione al sole durante le ore più calde, e indossate sempre cappelli e occhiali da sole.
- Non esponete bambini e neonati alla luce diretta del sole.
- Utilizzate la protezione sempre, anche se siete già abbronzati. Utile per difendervi dai raggi solari più “silenziosi” e pericolosi.
- Consumate cibo ricco di antiossidanti, per prevenire la pelle dagli eventuali danni del sole e rinforzare l’organismo.
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