Da un semplice cristallo lavorato, può nascere una pietra preziosa di inestimabile valore. Una pietra può dirsi preziosa quando dopo essere stata tagliata e perfezionata viene trasformata in gemma. Il valore delle pietre preziose dipende perciò da diverse caratteristiche come il taglio, la brillantezza, le dimensioni.
Come riconoscere una pietra preziosa?
Le pietre preziose sono tradizionalmente divise in due famiglie: i diamanti e le gemme colorate (zaffiri, topazi, smeraldi, rubini, ecc…)
Uno dei metodi per capire se si ha a che fare con una pietra vera è la temperatura. Le pietre naturali sono più fredde rispetto a quelle false. Inoltre, sono spesso più pesanti e hanno al loro interno venature, lucidità e presenza di cristalli.
In sintesi una pietra preziosa la si può riconoscere dalle imperfezioni e dalle venature presenti. Ovviamente, risulta più semplice per un occhio allenato, soprattutto quando si è di fronte ad una pietra trattata con olii o cere.
L’originalità e la preziosità di una pietra non dipendono quindi, dalla provenienza, ma piuttosto dalle caratteristiche specifiche e intrinseche della stessa.
Pietre preziose e classificazione
Le pietre preziose più note come il diamante, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo, mantengono prezzi di mercato elevati grazie ai loro colori, alla brillantezza e alla rarità. Ma in realtà vi sono alcuni miti da sfatare riguardo alla distinzione tra pietre preziose e semipreziose.
Il termine semiprezioso viene utilizzato la prima volta nel 1858 per indicare il valore meno commerciale di una pietra rispetto ad un’altra. In principio la lista delle pietre preziose non comprendeva solo le 4 appena citate, ma erano considerate preziose anche altre pietre come ad esempio la perla e l’opale. La classificazione si è ristretta solo in tempi più recenti. Basti pensare anche all’ametista, che nella Grecia antica era ritenuta preziosa, mentre è stata poi riclassificata come semipreziosa nel XIX secolo dopo la scoperta di vasti giacimenti in Brasile.
Stessa cosa è accaduta con rubino e zaffiro, storicamente più apprezzati anche del diamante, ma con la scoperta di giacimenti diamantiferi in Sud Africa, tutto è cambiato. Il diamante non è mai stata una pietra rara, tanto che nel 1870, in Sud Africa, vi era una produzione in eccesso rispetto alla domanda. Così, i facoltosi imprenditori del marchio De Beers, grazie al loro potere, hanno deciso di controllarne la produzione fino a far lievitare il prezzo e gestirne il monopolio. Da allora, il diamante è al primo posto in classifica come pietra preziosa.
L’ Associazione Americana Commercio delle Pietre (AGTA) ha affermato che: “I Membri dovrebbero evitare l’uso del termine “semiprezioso” nella descrizione delle pietre.”
Pietre preziose. Durezza, colore, carati e taglio
Le pietre preziose di origine certa sono sempre accompagnate da un certificato che ha lo scopo di attestarne la durezza e i carati.
Durezza delle gemme
Per indicare la durezza di una pietra, si utilizza La Scala di Mohs, che prende il nome dal famoso mineralogista tedesco che l’ha ideata nel 1812. Mohs la realizzò studiando le proprietà fisiche dei minerali.
La scala in questione ordina 10 minerali secondo la loro durezza: dal più duro indicato come 10, al più tenero indicato come 1.
Colore delle pietre preziose
Oltre alle caratteristiche come come la durezza di una gemma, anche il colore influisce sul suo valore di mercato. Il colore dipende non solo dalla tinta originale ma anche dalla purezza e dalla luminosità. Una pietra di buona qualità si presenta limpida, rilucente e brillante. La colorazione dipende anche da come la pietra reagisce alla luce solare, assorbendo alcuni dei suoi raggi e riflettendone altri.
Le pietre preziose colorate possono essere di due tipi: idiocromatiche e allocromatiche.
Pietre Idiocromatiche
Le pietre preziose idiocromatiche possiedono una colorazione propria e ben specifica. Questo dipende dal fatto che nella loro struttura interna possiedono dei particolari elementi che conferiscono alla pietra sempre quel determinato colore. In questo caso infatti, il colore dipende dalla composizione chimica.
Pietre Allocromatiche
Le pietre preziose allocromatiche, invece, non hanno alcun elemento colorato interno, infatti allo stato puro risulterebbero incolore. Spesso, però, possono acquisire tinte diverse perché possiedono al loro interno piccole impurità che pur non alterando la struttura chimica, riescono a conferire gradazioni di colore differenti.
In sintesi: il colore delle pietre preziose dipende sia dal modo in cui reagiscono alla luce, sia dalla loro struttura portante.
Se una pietra preziosa si lascia trapassare da tutti gli spettri colorati della luce, i nostri occhi la percepiscono come trasparente, mentre se una gemma trattiene tutti gli spettri colorati, ai nostri occhi risulta nera.
Il peso di una gemma. I carati
Il peso di una gemma viene espresso in carati. Un carato equivale a 0,20 grammi o 200 milligrammi. Se si ha a che fare con pietre che hanno un peso inferiore a un carato, si parla di punti, ossia di unità 100 volte più piccole (esempio: 50 punti equivalgono a 0,5 carati).
Se quindi prendiamo in considerazione pietre, di identica tipologia, qualità e lavorazione, quelle che hanno una caratura maggiore risultano più grandi e quindi, hanno valore maggiore.
Curiosità: nell’Estremo Oriente, gli antichi usavano i semi del carrubo per pesare le gemme, perché sono leggeri e possiedono forma e peso costanti.
Taglio delle pietre preziose
Il taglio di una pietra preziosa rappresenta una qualità da non sottovalutare, perché ne valorizza il colore e la brillantezza.
Attraverso il taglio, un cristallo grezzo può diventare una gemma preziosa. Questa antica e minuziosa operazione oltre ad esaltarne il colore e la lucentezza, fa sì che la pietra si adatti ad una eventuale incastonatura. Poiché spesso attraverso il taglio è possibile che si perda parte del peso del cristallo originale, è fondamentale tener conto delle peculiarità della pietra preziosa ed effettuare il taglio che più si adatta a questa, sfruttando al meglio le caratteristiche.
Significato delle pietre preziose
Secondo miti antichi, le pietre preziose hanno poteri e virtù benefiche. Donare una pietra indica un atto d’amore e di fedeltà.
Il diamante. Chiamato anche “Re delle Gemme”, è la più preziosa delle pietre, dura, indistruttibile e pura. Rappresenta l’unione e la riconciliazione. Apporta gioia, luce e leggerezza all’anima. Secondo la leggenda, Platone immaginava l’asse del mondo composto da diamanti.
Lo smeraldo. Grazie al suo colore verde infonde vitalità, pace e armonia interiore. Calma l’animo e placa le irritazioni. Si pensa sia benefico per gli organi delle vista. Secondo la leggenda, Nerone osservava i combattimenti dei gladiatori proprio guardando attraverso uno smeraldo.
Il rubino. Il nome proviene dal termine latino rubeus cioè “rosso” . Chiamata anche “Pietra dei Re”, simboleggiava il fuoco e la passione. Riflette il coraggio, la lotta, l’amore. Rappresenta la forza rendendo stabili i rapporti e le emozioni. Secondo leggende: in Europa, veniva posto al centro delle corone reali per ricordare la passione e il sangue di Cristo. In Oriente, se si inseriva una pietra di rubino nella carne, alcuni uomini divenivano immuni ai colpi di pistola o spada.
Lo zaffiro. Deve il suo nome al termine greco sappheiros, ossia “azzurro”, o dall’ebraico sappir, ossia “la cosa più bella”. Rappresenta la calma, la fede, l’immortalità, la purezza e la saggezza. Ha un forte potere spirituale. Porta prosperità e respinge l’odio. Sprona al cambiamento si pensa sia un valido aiuto per la cura di disturbi psicologici. Gli Egiziani lo chiamavano Pietra delle Stelle, poiché credevano che lo zaffiro controllasse il movimento degli astri.
Il topazio. Considerata pietra sacra. Simboleggia la forza, la potenza e l’amicizia. Ravviva l’intelligenza e facilita la concentrazione. Si pensa che sia la pietra più adatta a connettersi con il divino; aiuta a superare gli ostacoli e le difficoltà. Secondo la leggenda, per gli Egiziani, il topazio rappresentava Ra, il dio del Sole, della vita e della fertilità.
Le pietre preziose più costose al mondo
- Diamante Rosso. Al primo posto troviamo il Diamante Rosso. Una grande rarità. Sono stati ritrovati solo pochi esemplari in Australia. Valore: più di un milione di dollari a carato.
- Grandidierite. Un minerale rarissimo che varia tra il colore verde, blu e giallo. È stato trovato per la prima volta in Sri Lanka. Oggi viene estratta in Madagascar e ne esistono solo pochi pezzi al mondo. Il valore è di 30mila dollari a carato.
- Diamante grezzo. Il prezzo di un diamante al carato è di circa 15mila dollari, se tagliato perfettamente.
- Rubino. I più preziosi si trovano in Asia, nello specifico i cosiddetti “sangue di piccione”, di color rosso puro con sfumature violette. Per un esemplare di alta qualità il costo è 15.000 dollari a carato.
- Alessandrite. Una pietra particolare che cambia colore assumendo varie sfumature. Alla luce del giorno possiede tonalità verdi-blu, mentre sotto luce artificiale può diventare di colore rosa, rosso-viola. il suo costo al carato è tra i 10mila ed i 15mila dollari.
- Smeraldo. Gemma nota per il suo colore verde chiaro o scuro. Estratta prevalentemente in Colombia, il prezzo per uno smeraldo puro arriva a 8mila dollari al carato.
- Padparadscha. Un tipo di zaffiro dai color rosa-arancio, viene estratto in Sri Lanka, Tanzania e Madagascar. Oggi è difficile trovarlo naturale. L’ultimo naturale è stato venduto circa 20 anni fa per 18.000 dollari.
- Musgravite. La sua composizione chimica è molto simile alla Taaffeite. Scoperta nel 1967 sui Monti Musgrave, in Australia. Alcuni minerali sono stati trovati anche in Groenlandia e Antartide. Valore: 6mila dollari al carato.
- Poudretteite. Di colore rosa, trovata per la prima volta in Canada. Prende il nome da Poudrette, la famiglia che possiede la miniera dove venne trovato il primo esemplare. A seconda della purezza e del colore il suo prezzo varia 3mila a 5mila dollari al carato.
- Taaffeite. Trovata per puro caso la prima volta dal Conte Eduard Taaffe. Le sue sfumature variano dal lavanda al rosa pallido. Gli unici esemplari provengono da giacimenti alluvionali nella regione meridionale della Tanzania ed in Sri Lanka. Il prezzo oscilla dai 2mila ai 5mila dollari a carato.
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