Chiudono, proteggono, abbelliscono. Senza di loro gli indumenti che porti sarebbero meno pratici, confortevoli e caldi. Belli e anche utili. Di che cosa ti sto parlando? Dei bottoni, certo! Qualsiasi capo di vestiario banale può diventare un “pezzo unico” se valorizzato da un bottone ben indovinato. Ed ecco un accessorio moda di punta. Come puoi notare, il mondo della moda e del cucito, non ci abbandona! Per te che ami il fai da te, abbellire oggetti e tessuti, o creare abiti, ecco una bella guida per orientarti tra questi accessori dalle mille potenzialità. Il mondo dei bottoni, dunque, ci aspetta.
Bottoni sugli abiti, un po’ di storia
Partiamo dunque dalle origini. Il bottone è definito sul dizionario come un piccolo disco cucito sugli indumenti. In corrispondenza di ogni bottone troverai, dall’altra parte dell’abito, un foro denominato asola. La funzione dei bottoni è ovviamente quella di allacciare la parte sinistra e la parte destra di un capo di abbigliamento – giacca o camicia, cappotto etc -, di stringere le maniche di una camicia o chiudere gonne e pantaloni in vita.
Non possiamo che stupirci scoprendo che già nel 3000 a.C. esistevano delle forme di abbottonatura. Le parti più dure delle lische dei pesci servivano per forare stoffe e trattenerle tra loro. Le fibbie erano già conosciute in Cina almeno dal 2000 a.C. e lungo le sponde dell’Indo, Pakistan, sono stati rinvenuti oggetti simili a bottoni. Sappiamo dai documenti storici occidentali che i bottoni, cosi come noi li conosciamo, non esistevano fino al tardo Medioevo; come chiusura per gli abiti si utilizzavano lacci o cordicelle. All’inizio del XIV secolo si diffuse l’uso di fermagli o pomelli fissati su uno o più punti del vestito, da infilare in fori praticati dall’altra parte. Il mondo dei bottoni, inizia proprio da qui.
Dal punto di vista sociale, i bottoni furono per molto tempo appannaggio dei ricchi, che ne facevano un elemento di distinzione. Questi oggetti erano infatti arricchiti da gioielli e avevano soprattutto una funzione decorativa. L’uso di bottoni divenne sempre più diffuso sostituendo quasi del tutto i legacci, anche negli abiti più economici. Fino al giorno d’oggi in cui, l’universo dell’abbigliamento e della moda è sommerso di bottoni, di ogni genere e per tutti gli scopi.
Perché le abbottonature da donna sono opposte a quelle da uomo?
Avrai notato anche tu che le abbottonature degli abiti, in particolare delle camicie, sono diverse tra uomo e donna. Il motivo è storico è si ricollega a quanto ti dicevo poco fa. I bottoni erano inizialmente un accessorio per ricchi. E le donne ricche avevano la dama di compagnia che le aiutava in tutte le loro faccende personali. Anche a vestirsi. Per facilitare l’abbottonatura di corsetti, camicie, giacche, cappotti, ai vestiti delle donne i bottoni venivano applicati sul lato sinistro. In questo modo la persona che doveva abbottonare se li trovava a destra, tenendo presente la maggior parte delle persone usa la destra come mano dominante. Invece gli uomini, anche quelli ricchi, si sono sempre vestiti da soli. Per questo motivo i bottoni sugli abiti da uomo sono applicati sulla destra.
Forme e materiali
Il nostro accessorio può essere di varie forme. Le più comuni sono tonde: disco, pallina, oliva ecc. Di largo uso soprattutto per capi spalla – giacche e cappotti – ve ne sono numerosi di forma quadrata o rettangolare e di grandi dimensioni. Se invece fai un salto nel settore moda bambino, troverai abitini associati a bottoncini delle forme più svariate: animali, frutta, piccoli oggetti, senza limiti di fantasia.
Per la fabbricazione dei nostri accessori sono impiegate moltissime materie prime. Nel mondo dei bottoni si ricorre a tutti i materiali disponibili che siano sufficientemente solidi. Uno di questi è l’ avorio vegetale, ricavato dai semi di piante della famiglia delle palme. Poi abbiamo il legno, soprattutto acero, faggio, ontano. Si usano anche il corno, generalmente di bue e di bufalo e ossi soprattutto di bovini e di equini e ancora il cocco e il cuoio e la galalite. Altri materiali utilizzati sono il vetro, porcellana, metalli, materie plastiche e cartone rivestito di stoffe. Infine materiali pregiati come pietre preziose e madreperla.
Alcuni materiali, come avrai notato, sono più preziosi di altri. Il bottone infatti, può arricchire e impreziosire l’abito o l’accessorio, borsa, cintura o altro, aumentandone il valore della creazione totale.
Bottoni in madreperla
A proposito di impreziosire, un discorso a sé meritano i bottoni di madreperla, che rappresentano sempre la punta di diamante dei bottonifici. La bellezza della madreperla, materia speciale nel mondo dei bottoni, con i suoi colori e le sue splendide sfumature, rende elegante ogni capo d’abbigliamento. La madreperla ha occupato, e, probabilmente occuperà anche in futuro, un posto di rilievo nella produzione di accessori per l’abbigliamento. La materia prima migliore per la lavorazione industriale di questi piccoli oggetti, si ricava da conchiglie diffuse nei mari dell’Australia e dell’Asia meridionale. La conchiglia bivalve australiana, in particolare, la miglior materia prima in assoluto, è nota per la sua durezza, quindi adattissima per realizzare bottoni di elevata qualità. I gusci delle ostriche vengono lavorati da esperti, seguendo precisi procedimenti e lavorazioni. Se hai intenzione di confezionare dei capi eleganti o pregiati, questo è l’accessorio che fa per te.
Il mondo dei bottoni in corozo o avorio vegetale
Il bottone in corozo, detto anche avorio vegetale, appare verso il 1870 in Germania e subito dopo in Italia. In questi luoghi infatti, i bottonifici hanno sviluppato numerose tecniche di lavorazione. Il corozo viene realizzato con il frutto seccato della palma del Tagua, Ecuador. Il frutto è color bianco avorio e grande all’incirca come un uovo di struzzo. Il corozo è il materiale primario con vennero realizzati bottoni su scala industriale prima dell’avvento delle materie plastiche.
Il bottone in corozo è del tutto naturale, molto diffuso nell’industria della confezione di livello superiore. Appartiene infatti al segmento qualitativo più alto. È un prodotto resistente ed elegante, facile da lavorare, anche se più difficile da tingere : tuttavia puoi trovarlo in una vastissima gamma di colori. Essendo molto duttile, a seconda della forma e dimensione, puoi applicarlo sia all’abbigliamento sportivo che per quello più classico. L’accessorio in corozo ha il vantaggio di un ottimo rapporto qualità/prezzo, e te lo consiglio soprattutto come bottone da giacca e capo-spalla.
Bottoni in galalite
Ti sorprenderà scoprire quante sostanze naturali sono impiegate nel mondo dei bottoni. Una di queste è la galalite, ricavata della caseina, ovvero dai residui della lavorazione del latte. La sostanza è stata inventata e brevettata alla fine dell’Ottocento, trovando ampia applicazione nella moda liberty e déco degli anni ’20 e ’30.
L’accessorio in galalite è un prodotto di alta qualità. Il pregio di questa materia prima è la capacità di creare effetti strutturali e imitare qualsiasi tipo di materiale: corno, guscio di tartaruga, legno, avorio, madreperla, corallo, etc. Questa apprezzabilissima qualità ha consentito alla galalite di rivoluzionare l’industria del bottone. Può essere creato e modellato in forme innumerevoli e altrettanti colori, dato che acquisisce molto bene la tintura.
Ti consiglio questo articolo, se hai dei progetti molto creativi e vuoi liberare il tuo estro, troverai forme e colori che ti ispirano a volontà e rievocano tanti materiali. Il bottone di galalite è caldo al tatto, vellutato e in grado di tollerare temperature fino a 150 gradi.
Bottoni in metallo automatici
Un tipo particolare di accessorio è il bottone automatico. Compare nel mondo dei bottoni e sul mercato nel 1885 circa, e da allora, sempre prodotto fino ai giorni nostri. È composto di metallo e formato da due parti che si incastrano l’una dentro l’altra facendo pressione. Il bottone ha una sorta di piccolo cilindro sporgente, mentre al posto dell’asola c’è un altro bottone con un foro corrispondente, che si richiude trattenendo il cilindro. È una tipologia di accessorio molto pratica, te la consiglio per l’abbigliamento per bambini, o capi sportivi o casual, o borsellini e astucci. Ne troverai disponibili in commercio di differenti grandezze, da scegliere in base all’uso che ne vuoi fare. Si applica facilmente con ago e filo e puoi decidere di cucirlo in modo che l’abbottonatura sia nascosta.
Bottone in poliestere
Ti parlo ora di un prodotto recente e moderno, che ha preso piede sul mercato nel secondo dopoguerra. La resina di poliestere ha proprietà termoindurenti che la rendono una materia estremamente resistente e difficilmente deformabile. Può essere impiegata per riprodurre imitazioni di tutti gli altri materiali usati per i bottoni, dalla madreperla al cocco. Nell’industria della confezione trova un vastissimo impiego, anche perché la qualità dell’imitazione è talmente buona che, spesso, neppure l’occhio esperto di un fabbricante bottoniere riesce a distinguere l’accessorio imitato da quello naturale. Ti suggerisco questo articolo, per qualsiasi tipo di progetto e capo, soprattutto per capi dove la resistenza dei bottoni è fondamentale.
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