Sei un appassionato/a di cucito? Sei nel posto giusto! Ti do i consigli e dritte per l’acquisto di una nuova macchina per cucire. Ecco tutte le regole che devi seguire per scegliere quella che fa al caso tuo.
Come è fatta una macchina per cucire?
La prima cosa che devi sapere è che una macchina per cucire è formata da diversi componenti. Ogni modello, da quelli base ai più avanzati, possiede determinate caratteristiche. Ecco quali sono.
Quelli che invece determinano la tensione del filo superiore, si trovano all’estremità opposta del braccio, dove c’è la testata che supporta barra ago, piedino e altre componenti necessarie.
Il tasto di accensione è presente in punti diversi, in base al brand. Sulla parte superiore sono presente il portarocchetto e il rocchetto avvolgitore.
Componente importante è il guidafilo, perpendicolare all’ago, permette di portare il filo del rocchetto fino in basso verso la bobina. Il filo deve passare necessariamente per una leva chiamata leva tirafilo.
Sulla macchina per cucire sono presenti inoltre pulsanti per regolare il punto, la lunghezza e la direzione e selezionare di tensione del filo.
L’ago resta ferma grazie ad un morsetto a vite; sotto l’ago è presente il piedino premistoffa, che si può regolare in altezza.
Macchina per cucire. Profilo dell’utente
Prima di compiere questo passo, è fondamentale tenere conto dell’utilizzo che devi farne e dei lavori che solitamente esegui. Valuta perciò qualità, prezzo, tempi di utilizzo e tipi di tessuto su cui andrai a “sbizzarrirti”.
Ti diletti a cucire per hobby?
Se il tuo uso non è quotidiano, ma solo per passione, in questo caso puoi puntare su una macchina casalinga, ma che abbia sempre e comunque caratteristiche di solidità e durata nel tempo. Puoi sceglierne una meccanica che vada dai 150 ai 250 euro.
Vuoi comunque cucire su diversi tipi di tessuto, senza spendere un occhio della testa? Ricorda che in merceria e online, puoi acquistare aghi adatti a tutte le stoffe, così come piedini adeguati.
Sei sartina provetta e vuoi cambiare modello?
Se sei esperta/o e la utilizzi spesso, allora puoi puntare ad una macchina semi-professionale, di buona qualità, che sia solida e magari come passo successivo potete sceglierne una elettronica e spendere dai 300 euro in su.
Differenza tra macchina per cucire meccanica ed elettronica
La differenza sostanziale fra la meccanica e quella elettronica è il metodo di selezione e modifica dei punti. I modelli meccanici permettono la scelta del punto da cucire e la sua lunghezza o larghezza manualmente, quindi tramite manopole. Quelli elettronici, invece, possiedono al loro interno programmi preimpostati che, attraverso la digitazione di un tastierino, collegato ad una scheda elettronica, invia l’impulso ai vari meccanismi relativi alla scelta del punto.
Le funzioni base che una macchina per cucire di qualità deve avere:
- Occhielli semi-automatici
- Regolazione dei punti, sia in ampiezza che in lunghezza
- Funzione per il punto lineare, zig zag ed elastico
- Braccio libero: permette di cucire indumenti tubolari, come pantaloni, cappelli, guanti.
- Piedino regolabile in altezza: importante per lavorare su diversi tipi di tessuto.
- Crochet rotativo. Il crochet è l’elemento in cui viene inserita la spolina di cotone sottostante. Esistono 2 tipi di crochet: rotativo e oscillante. Ovviamente uno esegue movimento rotativo e l’altro movimento oscillante. Consigliamo quello rotativo per diversi motivi: durata nel tempo, rende la macchina più veloce e più silenziosa, possibilità di vedere quando il cotone sta finendo.
L’importanza della manutenzione
Per assicurare lunga vita alla tua “compagna di cucito” è fondamentale una corretta e costante manutenzione.
Ecco cosa ti occorre per una pulizia accurata.
- libretto istruzioni della casa produttrice
- olio lubrificante adatto a macchine per cucire
- pennellino
- panno morbido pulito
Procedimento:
Togli ago, filo, placca scorrevole e piedino premistoffa. Pulisci con panno morbido, o con aria compressa nelle parti più difficili. Passa il panno anche sulla leva tendifilo e su tutte le parti esterne della macchina. Utilizza il pennellino per spolverare la griffa di trasporto e il crochet e, seguendo il libretto di istruzioni, applica una goccia di olio lubrificante nelle zone indicate. Prima di rimetterti a lavoro, cuci su scarti di stoffa per eliminare l’olio in eccesso.
Quali marchi scegliere?
Le aziende che ti consiglio di valutare sono Necchi, Singer, Brother, Pfaff, Juki, Janome. Ma qual’ è la storia di questi nomi del settore? Te la racconto qui!
Necchi
Necchi è un marchio italiano con sede a Pavia. Nel 1919, inizia a produrre le prime macchine. Nel 1932, fu realizzata la prima macchina per uso domestico con cucitura “zig-zag”. Un’idea unica e formidabile. Grazie a questa macchina, si potevano eseguire i motivi ornamentali e di punti più disparati, senza accessori.
Dopo la seconda Guerra Mondiale la Necchi fu conosciuta in tutto il mondo. Una fabbrica in grado di produrre più di 1.000 macchine al giorno, con 4.500 dipendenti, 10.000 negozi di vendita ed un marchio conosciuto in tutto il Mondo. Negli anni ’50 il modello Supernova, fu premiato con il Compasso d’Oro.
Singer
Azienda americana, fondata come IM Singer & Co. nel 1851 da Isaac Merrit Singer ed Edward Clark. Due anni dopo diventa Singer Manufacturing Company e nel giro di poco tempo è un nome importante del settore. Nel 1853 la produzione è a New York e i primi modelli costruiti qui sono venduti al prezzo di 100 dollari. La prima filiale in Europa, viene aperta in Scozia, nel 1856 e nascono i primi modelli a uso domestico. La Singer, così diventa punto di riferimento e nel 1858 nasce “Grasshopper”, un modello che venderà 3000 pezzi l’anno.
Pfaff
Georg Michael Pfaff , artigiano e imprenditore tedesco, nel 1862 costruì a mano, la prima macchina per cucire PFAFF, che attualmente si trova nel Deutsches Museum di Monaco.
Un’ azienda che oggi, offre una vasta gamma di prodotti di qualità e accessori. Affidabile, all’avanguardia e super tecnologica. Una macchina Pfaff è un vero gioiello del cucito!
Juki
La Juki Corporation è un’azienda giapponese leader nel mondo per la produzione di macchine per cucire. Nasce nel 1945 e dal 1947 produce, macchine per uso domestico. Nel 1953 realizza macchine industriali. La sua mission è applicare tecnologie avanzate e integrare cinematismi meccanici con l’elettronica di avanguardia.
Lo slogan “Juki Smart Solutions” riflette la filosofia del brand. Affidabilità ed il giusto rapporto qualità/prezzo ha fatto in modo che i prodotti Juki siano apprezzati nel mondo.
Prezzo consigliato per un buon prodotto
Se stai pensando di intraprendere questa spesa e ti stai documentando, sicuramente vorrà dire che non sei in cerca di una macchina per cucire in offerta all’ipermercato! Proprio per questo, il mio consiglio è di evitare prodotti economici che ti dureranno solo per qualche anno, ma piuttosto spendere qualcosina in più per avere un prodotto che duri nel tempo. Perciò, puntare su modelli di 200/ 300 euro è il giusto compromesso. Le macchine di questa fascia di prezzo sono affidabili e di ottima qualità.
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