Insetti a tavola? Non è uno scherzo! Da Gennaio 2018 anche l’Italia si apre alla vendita e allevamento degli insetti. Ecco tutto quello che devi sapere in proposito.
Insetti a tavola: novel food
Anno nuovo, cibo nuovo. Presto entrerà in vigore il regolamento sui novel food il quale stabilisce norme per l’immissione di nuovi alimenti sul mercato dell’Unione Europea, assicurando un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori. Tra questi, appunto, gli insetti commestibili, che diventeranno ingredienti della nostra cucina. Utopia o realtà?
Ebbene, anche se può sembrare molto strano per noi italiani, promotori della dieta mediterranea, basta pensare che moltissime popolazioni, due miliardi di persone in oltre 50 paesi al mondo, sono entomofagi si nutrono tranquillamente da secoli cavallette, grilli, larve e scorpioni.
Proprietà nutritive degli insetti e vantaggi
La Fao ( L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) già da qualche anno spinge per l’introduzione degli insetti a tavola. Eva Muller, direttrice della Divisione Politica economica e dei prodotti forestali della Fao, dichiara: “Non stiamo dicendo che le persone dovrebbero da domani cominciare a mangiare insetti. Quello che lo studio cerca di dire è che gli insetti sono una delle risorse fornite dalle foreste ancora non sfruttate per il loro potenziale come cibo umano e soprattutto animale”.
Vantaggi
- Facilmente reperibili
- Sostenibilità e minor impatto ambientale. L’allevamento degli insetti richiede la conservazione delle foreste e non la loro distruzione.
- Poca energia, maggior risultato. Essendo a sangue freddo, gli insetti, non sfruttano energia da alimenti per mantenere la temperatura corporea e di conseguenza producono di più utilizzando poco mangime.
- Facilità di conservazione.
- Producono meno emissioni che contaminano l’ambiente (metano, ammoniaca, gas serra) e possono essere utilizzati nel processo di compostaggio. Un allevamento di grilli domestici è in grado di riciclare le bucce e gli scarti di frutta o insalata, in breve tempo.
- Riduzione di pesticidi contro l’ambiente.
- Apertura di nuovi mercati economici e industriali.
- Più posti di lavoro.
Ad ogni insetto le sue proprietà nutrizionali
In linea generale gli insetti contengono tra il 50 e 70% di acqua e il loro contenuto di grassi cambia a seconda della specie. Solitamente le femmine possiedono maggior contenuto di grassi. Inoltre quelli duri, come i coleotteri, hanno più fibre rispetto a quelli molli. 100 grammi di insetti contengono mediamente 120 calorie.
- Larve essiccate: acidi grassi, amminoacidi essenziali, oligoelementi e 40% di proteine.
- Bruchi essiccati: fino a 53 grammi di proteine su 100 grammi di prodotto
- Cavallette e grilli: ricchi di proteine, calcio e ferro e basso contenuto di grassi e carboidrati.
- Termiti essiccate: fibre, vitamine e più di 500 calorie per ogni 100 grammi.
- Baco da seta: 100 grammi = 200 calorie
Insetti a tavola: dubbi e interrogativi
La Coldiretti in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, ha mostrato in tavola gli insetti commestibili in arrivo nella cucina italiana. Dalla pasta all’uovo ai grilli, alle tarantole arrostite fino ai grilli piccanti, tutti provenienti per la maggior parte da Cina e Thailandia. Vasta scelta per tutti i palati, insomma.
Quanto emerso da un’indagine sul consumo degli insetti a tavola, il 54% degli italiani sono sfavorevoli all’introduzione di insetti nella cucina, indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e il restante 6% ha preferito non rispondere. Pertanto, però, è stata mostrata un’apertura verso i prodotti a base di insetti come le farine, i preparati, le paste (farina di grilli o pasta con farina di larve).
Secondo la Coldiretti il vero problema non sta nel cibarsi di bruchi o farfalle ma nel conoscerne la provenienza, poiché potrebbero essere portatori di batteri. Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti afferma in proposito: “Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura alimentare, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità degli insetti. La maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.
La soluzione? Creare norme rigide di produzione con le dovute e necessarie precauzioni igienico-sanitarie, un severo controllo della qualità, etichettature precise che creino fiducia nei consumatori. Difficile, ma non impossibile. Con una nascita cospicua di allevamenti e produzioni territoriali e bio, il controllo è più facile e la sicurezza più elevata. Di conseguenza, maggiore richiesta e consumo.
Le aziende italiane che allevano insetti
In Italia, sono già presenti queste realtà. I due fratelli Antonio e Giuseppe Bozzaotra hanno avviato a Monselice un’azienda agricola specializzata proprio nell’allevamento di insetti.
Sul sito insetticommestibili.it è possibile acquistare farine di grillo, di baco da seta, snack di cavallette e barrette proteiche con mix di insetti. Il loro motto è gustare per credere. E tu? Assaggeresti una larva fritta?
Nella campagna romana, invece, nasce InsectFarm. Qui vengono coltivati direttamente gli ortaggi, le verdure e i cereali di cui si cibano gli insetti, circa 4.000 mq dedicati, senza alcun uso di concimi e fertilizzanti.
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