Il fascino di ascoltare la musica preferita attraverso un giradischi è inspiegabile. Il fruscio del vinile, per i più “attempati”, riporta alla mente piacevoli ricordi d’infanzia. I più giovani, invece, hanno la possibilità di scoprire un nuovo mondo e un nuovo modo di approcciare alla musica, grazie ad un oggetto unico e pieno di sorprese.
Prima di procedere all’acquisto del “piatto” giusto per le tue preferenze e per le tue tasche, è fondamentale conoscere le componenti del giradischi, così da poter scegliere la tipologia più consona.
Com’è fatto un giradischi? Componenti
Il giradischi è uno strumento essenzialmente meccanico, l’unico componente di tipo “audio” è la testina, in un mondo completamente digitalizzato come quello della musica capire anche le parti meccaniche è importante per poter godere la musica analogica al meglio.
Piatto giradischi
Il piatto è parte rotante del giradischi. È di forma circolare ed ha un diametro di oltre 30 cm. Di solito sul piatto c’è un tappetino sul quale va poggiato il disco in vinile. Il piatto, può essere di diversi materiali e la sua robustezza garantisce una pulizia del suono più accurata. I piatti possono essere realizzati in alluminio, acrilico, vetro. Spesso gli addetti ai lavori usano chiamare il giradischi con il nome di questo suo componente: il piatto.
Tappetino poggia disco
Come già accennato, sul piatto viene poggiato un tappetino in gomma detto mat. Il tappetino ha lo scopo di attutire i rumori del motore ammortizzando eventuali vibrazioni provenienti dal motore, inoltre fa da supporto morbido dove appoggiare il disco per prevenire il danneggiamento del lato opposto a quello che si sta ascoltando.
I DJ usano sostituire i tappetini in gomma con tappetini in tessuto semi rigido. Lo scopo del tappetino da DJ è quello di ridurre al minimo l’attrito con il piatto del giradischi. Usando questo tappetino i DJ possono fermare i dischi con le mani mentre sotto il piatto continua a girare.
Perno di centraggio dei dischi
Il perno di centraggio è il fulcro intorno al quale girano i dischi. Si tratta di una sporgenza posta al centro del piatto destinata ad ospitare il foro centrale dei dischi con lo scopo di centrarli perfettamente. Senza una perfetta centratura del disco la sua velocità non risulterebbe costante ed il suono prodotto sarebbe fastidiosamente altalenante nelle tonalità.
Braccio porta testina
Il braccio del giradischi è l’asta che poggiata sul disco, grazie alla testina, produce musica. Può essere dritto oppure a forma di esse (S). il braccio è ancorato al telaio in prossimità di una delle due estremità, questo ancoraggio fa anche da fulcro. Il braccio infatti è libero di ruotare in orizzontale parallelamente al piatto e può muovesi anche verticalmente quel tanto che basta per sollevare la testina e riportare il braccio in posizione di riposo. Quando è in posizione di riposo il braccio è poggiato su di un supporto posto di lato, esternamente al piatto. All’estremita di questo lato del braccio, nella parte che si trova oltre il punto di ancoraggio vi è un contrappeso, che ha lo scopo di controllare il bilanciamento del braccio e di conseguenza la pressione esercitata sul disco in vinile. Alla estremità opposta del braccio c’è la testina.
Testina e puntina
La testina è il componente del giradischi che produce il suono. È dotata di dotata di una puntina (stilo) che è l’unica parte che va in contatto con il disco in vinile. Esistono diverse tipologie di testine. Le più diffuse sono quelle a bobina mobile (MC Moving Coil) e la testina a magnete mobile (MM).
Nella prima una bobina è collegata alla asta che sostiene la puntina, detta cantilever, il movimento della bobina all’interno di un campo magnetico presente nella testina genera il segnale elettrico del suono. Nella testina a magnete mobile il concetto è rovesciato. Sul cantilever è sistemato il magnete che muovendosi all’interno di uno spazio delimitato da bobine, presenti nella testina, genera il segnale elettrico.
Si differenziano l’un con l’altra per alcuni aspetti pratici.
La testina a bobina mobile
- necessita di pre-amplificazione
- è più costosa
- è qualitativamente superiore
- va sostituita integralmente
- la sostituzione va fatta da un tecnico
La testina a magnete mobile
- non ha bisogno di pre-amplificazione
- è più economica
- è meno performante
- si sostituisce solo la puntina
- la sostituzione può essere fatta dall’utente
la differenza in termini di prestazioni è data sopratutto dalla differenza di peso tra il magnete e la bobina. La bobina è più leggera e permette alla puntina un movimento più agile nel solco del disco, la maggiore mobilità delle puntina, nella testina a bobina mobile, conferisce una qualità superiore al suono prodotto.
Telaio
Il telaio è la struttura su cui è posto il giradischi, con l’obiettivo primario di ridurre al minimo le vibrazioni esterne. Esistono due tipi di telaio: quello rigido e quello sospeso. Le differenze? Secondo i sostenitori del telaio rigido, questo permette di contrastare al meglio le vibrazioni grazie alla sua struttura solida e ferma. Secondo i cultori del telaio sospeso, formato da un controtelaio che tiene sospeso il braccio e il piatto, protegge al meglio il sistema di lettura, isolando il suono da eventuali disturbi esterni. In questo caso non esiste una verità assoluta, ma solo una preferenza, ciò che importa è che si tratti di un prodotto di qualità.
Meccanismo di Cueing
Può essere a comando a mano o automatico, nel primo caso è una leva posta nei pressi del braccio nel secondo un pulsante. Ha lo scopo di abbassare e sollevare il braccio con delicatezza e senza spostamenti laterali che potrebbero danneggiare il vinile.
Pitch di controllo
Non è presente in tutti i modelli. Si tratta di un controllo che stabilizza la velocità di rotazione, mentre il piatto gira. I giradischi più elaborati, con regolazione di velocità al quarzo, non hanno bisogno di questo tipo di controllo.
Commutatore di velocità
Commuta la velocità di lettura di un disco da uno standard all’altro. La velocità di rotazione è indicata con il numero di giri che il piatto compie in un minuto. Velocità che per un buon ascolto della musica deve essere sempre costante. I nomi dati ai diversi tipi di vinile derivano proprio da questa, i nomi 33 giri e 45 giri, dati rispettivamente alla versione LP ed a quella con singola incisione, derivano proprio dalle loro velocità standard.
Tutti i modelli di giradischi hanno un commutatore di velocità per passare da 33 a 45 giri. I dischi a 45 giri hanno un foro centrale più grande e necessitano di un adattatore da sistemare sul perno di centraggio. In passato erano usate anche le velocità standard da 16 e da 78 giri al minuto, ma sono ormai scomparse, i giradischi attuali non supportano più queste velocità. I 16 giri ed i 78 giri sono ormai solo dischi da collezione eventualmente ascoltabili con giradischi speciali o d’epoca.
Interruttori del giradischi
Di solito i giradischi hanno 2 interruttori:
- generale
- di avviamento del piatto
L’interruttore generale è un tasto on-off che permette l’accensione e lo spegnimento del giradischi. Da non confondere con l’interruttore di avviamento del piatto che è quello avvia il motore e che, nei giradischi automatici, è sistemato all’interno del braccio. In questo modo il motore del giradischi si avvia ogni volta che la testina viene mossa in direzione del disco e si arresta quando il braccio torna in posizione di riposo. Alcuni modelli hanno solo l’interruttore di avviamento del piatto.
Regolatore di velocità e luce stroboscopica
Alcuni giradischi sono dotati di un regolatore di velocità che consente di variare la velocità alterandola progressivamente da quella standard. Il range di variazione di solito è molto stretto, i giradischi professionali usati da DJ sono quelli che hanno la variazione maggiore, di solito hanno un range di variazione che va da -12 a + 12 giri al minuto. Il comando può essere uno slider lineare o un regolatore circolare come quello del volume degli impianti audio. I giradischi con regolazione di velocità hanno anche la luce stroboscopica che ha la funzione di permettere di ritrovare la velocità perfetta (33,5 o 45 giri).
Questa luce è posta in prossimità del piatto ed illumina la sua parte più esterna. Lungo tutta la circonferenza del piatto, su diversi livelli, sono sistemati diverse serie di pallini equidistanti la cui distanza è calcolata in funzione della velocità di riferimento. Nell’area illuminata dalla luce stroboscopica i pallini, di uno dei livelli, appariranno fermi, pur essendo il piatto in movimento, proprio in corrispondenza delle velocità standard. Aumentando o diminuendo la velocità del giradischi, i pallini illuminati dalla strombo, sembreranno in movimento orario per velocità superiori a quelle standard o antiorario per velocità inferiori.
Come funziona un giradischi?
La puntina, una volta poggiata sulla superficie del disco che ruota, rileva impulsi meccanici e trasforma il movimento traducendolo in segnale elettrico. Obiettivo del giradischi è quello di far girare il piatto in modo uniforme e costante evitando il più possibile disturbi esterni che possano interferire con l’ascolto. Detto ciò, è importante introdurre un argomento fondamentale per per comprendere il funzionamento del dispositivo, ovvero la trazione.
La trazione è il movimento che il motore del giradischi trasferisce al piatto e permette la sua rotazione e di conseguenza la produzione sonora con una velocità precisa e costante. In commercio esistono due tipologie di trazione: trazione a cinghia e trazione diretta.
Nei modelli con trazione diretta, il perno presente sotto il piatto, ossia l’albero, è direttamente collegato al motore. Movimento diretto: motore-piatto. I due componenti si attivano e girano in contemporanea. Pro: le vibrazioni del motore di questa tipologia non sono particolarmente ridotti, ma i tempi di avvio sono brevi e la velocità del disco ha una maggiore stabilità.
Nei modelli con trazione a cinghia, è presente una cinghia in gomma che collega il motore al piatto. In questo caso il movimento è indiretto, poiché vi è un passaggio ulteriore: motore-cinghia-piatto. Pro: questi modelli sono abbastanza silenziosi, il suono è pulito e la presenza della cinghia permette di ammortizzare e diminuire le vibrazioni prodotte dal motore.
La scelta tra i due è molto soggettiva, anche se quelli a trazione diretta sono utilizzati solitamente dai DJ, anche perché il disco può essere ruotato in entrambi i sensi. Se invece desideri semplicemente ascoltare e godere della tua musica preferita, un modello a cinghia di qualità è perfetto. Non dimenticare però che la cinghia col tempo tende a usurarsi e deve essere sostituita.
Giradischi automatico e manuale
Il giradischi automatico, come suggerisce il termine, fa tutto il lavoro al posto tuo. Devi solo poggiare il disco e premere play, in modo automatico il braccio si poggerà sul vinile e via con le danze.
Con il giradischi manuale, devi essere tu ad accompagnare il braccio sul vinile e riporlo in posizione quando la musica sarà finita.
Con le nuove tecnologie, molti dispositivi sono stati realizzati con un ingresso USB che permette di trasferire le tracce dei vinili su un MP3 e riascoltarle quando e dove vuoi.
Costo di un giradischi
I prezzi variano davvero tanto, tutto dipende dall’uso che ne farai e dal tuo budget. Se sei al primo acquisto e non vuoi spendere un capitale, con 100 euro riesci ad accaparrarti un prodotto entry level modesto. Ovviamente i modelli di fascia alta possono anche superare i mille euro. Con 300/400 euro puoi acquistare comunque un buon prodotto a cinghia o a trazione diretta, sia che tu abbia l’aspirazione di diventare DJ, sia che tu sia un appassionato estimatore di vinili.
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