Ormai ognuno di noi ha almeno un telefono cellulare che utilizza più o meno spesso come macchina fotografica. Quello che però pochi fanno è utilizzare tutte le funzioni messe a disposizione dalla tecnologia della fotocamera dello smartphone. In questo articolo ti spiego come utilizzare al meglio le funzioni fotografiche del tuo telefonino per fare belle foto.
La fotocamera dello smartphone
I telefoni cellulari moderni dispongono di fotocamere molto sofisticate in grado di scattare fotografie fantastiche. Il merito va ripartito tra diversi fattori tutti importanti
- ottica della fotocamera
- hardware di controllo
- software di gestione delle immagini
È chiaro che poter disporre di una macchina fotografica associata ad un potente computer consente di ottenere risultati notevoli. Questo sono i nostri smartphone: potenti computer con ottiche fotografiche miniaturizzate ed evolute.
Grazie alle caratteristiche tecniche i telefonini moderni possono fare fotografie elaborando le immagini prima ancora che sia dato il comando di scatto. Alcune di questa funzioni di elaborazione sono ereditate dalla fotografia classica e dipendono dalla parte ottica della fotocamera dello smartphone. Altre sono artifici tecnici impossibili da fare con una macchina fotografica classica. Altri ancora sono la combinazione di funzioni analogiche e digitali.
Come funziona la fotocamera dello smartphone
Vediamo ora quali sono le funzioni principali utilizzate dalla maggior parte degli smartphone di fascia media e di fascia alta. Prima però mi soffermo un attimo su alcuni concetti di base della fotografia.
Elementi basilari della macchina fotografica
Per poter utilizzare al meglio le funzioni e scattare belle foto è bene conoscere, almeno per grandi linee, come funziona una macchina fotografica e quali regolazioni di base devi conoscere. Le 5 regolazioni da conoscere assolutamente per fare belle foto sono
- apertura del diaframma
- tempo di esposizione
- sensibilità del sensore (ISO)
- messa a fuoco
- bilanciamento del bianco
Il diaframma è un meccanismo formato da una serie di lamelle il cui movimento scopre l’elemento sensibile della macchina fotografica. La dimensione del foro di apertura del diaframma determina quanta luce passerà attraverso l’obiettivo influenzando la luminosità della fotografia (e anche la profondità di campo).
Il tempo di esposizione è la durata dell’apertura dell’otturatore. L’otturatore è di fatto un “tappo” che apre e chiude l’obiettivo della macchina fotografica.
La sensibilità del sensore è la capacità del sensore stesso di raccogliere la luce lasciata passare dal diaframma. Nelle foto analogiche il sensore è la pellicola fotografica che va scelta in basa alla sua sensibilità, detta velocità della pellicola, misurata in ISO. Nelle foto digitali il sensore è un elemento elettronico fotosensibile, di solito un CCD o un CMOS, che determina e permette di regolare la sensibilità della fotocamera.
La messa a fuoco è una regolazione delle lenti che compongono l’obiettivo che permette di impostare il fuoco sul soggetto principale.
Il bilanciamento del bianco è una regolazione preliminare che permette alla fotocamera di adattarsi alle condizioni di luce restituendo colori quanto più possibile fedeli.
Le regolazioni nella fotocamera dello smartphone
Per loro natura gli smartphone sono pensati per un utilizzo semplice “a prova di scemo”. Per questo motivo puoi scattare una buona foto senza conoscere niente delle regole della fotografia professionale. Ma se vuoi fare delle foto belle, che si differenziano dalla massa, devi togliere il pilota automatico e prendere il controllo della situazione. Questo articolo però non è un corso di fotografia che richiederebbe troppo tempo: mi limiterò a spiegarti quali regolazioni puoi azionare con lo smartphone e quali effetti avranno sui tuoi scatti.
Chiaramente parliamo della fotocamera posteriore degli smartphone che è quella dotata delle tecnologie più avanzate. La foto camera anteriore per la sua destinazione di uso, selfie e videochiamate, non necessita di tutte le tecnologie di cui dispone la fotocamera anteriore.
Il pilota automatico HDR e fotocamera AI
La maggior parte dei dispositivi di fascia media e di fascia alta dispongono di queste caratteristiche che aiutano tantissimo a fare belle foto, anche se sei a digiuno dei concetti base della tecnica della macchina fotografica. Ti spiego cosa sono.
Fotocamera HDR
La fotocamera dotata di HDR è in grado di scattare foto molto nitide anche in assenza di buona luce. HDR sta per High Dynamic Range il che vuol dire che un’immagine scattata con HDR avrà un intervallo dinamico della luminosità superiore a quello che avrebbe la stessa immagine senza HDR. Le zone della foto sovraesposte e sottoesposte sono automaticamente corrette da questo sistema.Il risultato è una foto luminosa e ben esposta in tutti i suoi punti.
La cosa avviene in in modo concettualmente molto semplice: al momento dello scatto vengono salvate diverse immagini della stessa foto riprese con esposizioni diverse. Successivamente un software si occupa di elaborare le diverse immagini per tirarne fuori una che abbia le caratteristiche migliori di ognuna di esse. Tutto questo in pochi decimi di secondo. L’utente non ha nessuna percezione del lavoro che fa il suo smartphone quando scatta una foto HDR.
Fotocamera AI
La fotocamera AI fa il lavoro del fotografo professionista al posto tuo. Lo fa gestendo parametri come
- tempo di esposizione
- sensibilità ISO
- saturazione
- profondità
- gamma dinamica
- contrasto
La fotocamera AI è stata allenata (perciò si parla di Intelligenza Artificiale) a riconoscere la scena che gli si para davanti. L’utente deve solo puntare l’obiettivo sul soggetto che vuole fotografare e la fotocamera AI si occupa di fare tutto il resto regolando automaticamente le impostazioni. Anche in questo caso l’utente non ha alcuna percezione dell’enorme lavoro che la fotocamera AI svolge subito prima di scattare una fotografia.
Fotografia professionale
Pur avendo diverse diavolerie in grado di fare il lavoro che farebbe un fotografo prima di scattare una foto, le fotocamere degli smartphone hanno anche una modalità manuale che permette di modificare i parametri principali della fotocamera. Questi parametri sono
- Bilanciamento del bianco
- Fuoco (F)
- Tempo di esposizione (S)
- Sensibilità del sensore (ISO)
Come ti dicevo questo non è un corso di fotografia per cui non ti spiegherò gli effetti fotografici di queste regolazioni. Ti dico che effetto hanno sull’immagine che stai per scattare.
Da notare l’assenza della regolazione dell’apertura del diaframma, le fotocamere degli smartphone hanno tutte (o quasi) apertura fissa. L’assenza del diaframma variabile è compensata da altri artifici tecnici come la doppia fotocamera o come il software dello smartphone che ne riproduce gli effetti .
Bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco è necessario per ottenere una corretta rappresentazione dei colori in funzione della luce che illumina la scena. La luce solare e le luci artificiali hanno temperature di colore molto diverse tra loro. L’unita di misura della temperatura del colore è il Kevin (K). Di seguito ti faccio alcuni esempi di temperature colore in situazioni comuni
- Luce del cielo: da 10.000 a 18.000 K
- Luce solare a mezzogiorno: 5.400 K
- Lampada da 500 W per uso fotografico: 3.400 K
- Lampada da 100 W per uso generale: 2.900 K
Le situazioni che potresti incontrare però sono molteplici ed ognuna ha una sua caratteristica temperatura del colore. Regolare il bianco vuol dire far sì che la fotocamera interpreti correttamente la gamma colori della scena che stai fotografando.
Il bilanciamento del bianco su molti smartphone è semi automatico e prevede 4 posizioni relative a situazioni standard oltre ad una regolazione automatica fatta dallo fotocamera in funzione della luce rilevata dal sensore. Le 5 posizioni sono
- Automatico
- Luce solare
- Nuvoloso
- Lampada a incandescenza
- Luce al neon
Messa a fuoco
la messa a fuoco è un elemento imprescindibile di qualsiasi fotografia. Tutti gli strumenti ottici come
- Macchine fotografiche
- Telescopi
- Cannocchiali
- Binocoli
utilizzano specchi e lenti per indirizzare e concentrare la luce dell’immagine sul piano focale, nel caso della fotocamera, sul sensore.
La regolazione delle lenti e degli eventuali specchi fa in modo che questa proiezione fornisca un risultato nitido. In questo caso si dice che l’immagine è messa a fuoco, altrimenti è sfocata.
La modalità manuale permette, ad esempio, di spostare il fuoco da un soggetto in primo piano ad uno sullo sfondo, creando effetti fotografici molto interessanti.
Tempo di esposizione
Il tempo di esposizione è l’intervallo di tempo durante il quale l’otturatore della fotocamera resta aperto. Va da sé che tempi di apertura molto lunghi lasciano passare molta più luce e permettono di realizzare immagini più luminose.
Aumentando il tempo di esposizioni corri però il rischio di fare fotografia troppo chiare o mosse. Questo accorgimento va usato con parsimonia.
Sensibilità del sensore – ISO
La sensibilità alla luce del sensore della fotocamera viene indicata in ISO. Più è alto il valore ISO è più la fotocamera sarà sensibile alla luce.
Anche questo parametro va regolato con attenzione, perché è vero che aumentando l’ISO è possibile fare foto luminose anche in condizione di scarsa luce, ma è vero anche che aumentando la sensibilità del sensore aumenta anche il “rumore” della foto. Un ISO alto può dare immagini di qualità inferiore.
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