Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un grande ritorno dei cappelli da donna, oggi attualissimi. Ma, se mi è consentito, al di là delle mode, i cappelli sono accessori senza tempo. Sempre capaci di impreziosire ed esaltare ciò che indossi. Oltre alla funzionalità pratica di riparare dal freddo e dal vento. E tu, ami i cappelli ?
In realtà il cappello non è un accessorio difficile, soprattutto in un’epoca come la nostra i cui non è più un espediente formale ma siamo liberi di spaziare ed esprimerci con l’abbigliamento. In lana, feltro, a falda larga, adatti ad un look casual o chic… scopriamo insieme i modelli di cappelli da donna più adatti per rendere unico e inconfondibile il tuo stile!
Cappelli da donna: un pò di storia
La storia dei cappelli da donna comincia da lontano. Fin dall’antichità, le donne usavano raccogliere le chiome in retine, veli e cuffie, per proteggerle dal freddo e dalle intemperie. Hanno quindi sempre indossato qualcosa in testa. I primi copricapi femminili veri e propri compaiono nel Settecento, in stoffa e paglia, con la funzione primaria di riparare dal sole. A partire dalla metà dell’800, il cappello diviene puramente decorativo. Le forme sono sempre più minute e dai rivestimenti preziosi, è l’accessorio femminile per eccellenza in continua evoluzione.
Tra Ottocento e Novecento assistiamo ad una vera fioritura di cappelli dalle forme più stravaganti, rivestiti con diversi materiali : dal lino al cotone, dalla seta alla lana, dalla paglia al feltro. Tra le novità dell’epoca vittoriana, il cappellino con veletta, un accessorio di grande seduzione.
A metà del novecento, in Italia si avvia a pieno ritmo l’industria del feltro, che produrrà grandi cambiamenti anche culturali. In quegli anni, come potrai verificare, si assiste ad una commistione di stili e le donne attingeranno direttamente al guardaroba maschile. I cappelli da uomo diventano anche cappelli da donna, dunque. Nascono in quel periodo modelli famosi come il borsalino, fedora, e modelli come il cilindro vengono riadattati anche per l’altro sesso. Accessori unisex, così come li portiamo oggi.
Partiamo dal…basco
Iniziamo questo tour tra i cappelli da donna, con un classico: il basco. Un copricapo di panno, privo di falde e visiera. Solitamente realizzato in maglia di lana o feltro. È il berretto tradizionale dei paesi baschi, e dalla fine Ottocento fa parte dell’abbigliamento militare; i primi ad adottarlo furono gli alpini francesi. Le rivoluzioni culturali del secolo scorso, hanno fatto si che diventasse unisex..e quindi.. roba da donne!
Si tratta di un accessorio molto pratico, come potrai verificare, perché ripiegabile e riponibile ovunque, anche in tasca senza che le sue caratteristiche vengano alterate. I costi sono economici ed è disponibile in differenti colori, combinabili con il tuo stile e in base ai tuoi gusti. Fascino parigino, eccentrico ma non troppo, può dare un tocco di stile in più anche ai tuoi capi più quotidiani. Te lo consiglio con un look un pò bon ton, assieme al cappotto o, un abito stretto in vita e svasato sulla gonna.
Tipo di viso e capelli: adatto a visi allungati o rettangolari, perché accorcia il volto. Lo consiglio anche, da indossare lateralmente, a chi ha un volto a forma di cuore o a triangolo. Il modello basco ti starà benissimo soprattutto se hai i capelli ricci e/o corti, e se porti la frangia.
La cloche, direttamente dagli anni ’20
Torniamo sempre in Francia, da dove viene il nome, che identifica questi adorabili cappelli da donna a forma di campana. È un modello davvero femminile, perché, non troverai un corrispettivo maschile. Negli anni venti, la moda del cappello cloche fu lanciata dalla modista francese Caroline Reboux. Lo potrai vedere realizzato soprattutto in feltro, decorato con cinturino, fascia o fiocco. Disponibile in commercio in numerosi colori e con decorazioni fantasiose. Come indossarlo? Mettilo in testa coprendo quasi completamente la fronte, con gli occhi appena sotto l’ orlo. Se lo indossi, ti conferirà molta eleganza e classe. Ti consigli di indossarla con capi molto femminili, come un abitino corto, soprattutto ispirato agli anni venti, soprabito o cappotti annodati in vita e stivaletti con il tacco.
Tipo di viso e capelli: viso ovale e rotondo, capelli corti oppure lunghi e lisci.
Beanie, il berretto di lana
Ami il look comodo e casual? Il berretto di lana è ciò che fa per te!
Chiamato beanie, “fagiolo”, nasce negli Stati Uniti nel 1900, veniva indossati dagli studenti universitari di quell’epoca.Veniva utilizzato per necessità, per riscaldare la testa, e comincia a risalire le tendenze di moda negli anni ’90 del novecento. Berretto floscio, zuccotto, tocque in francese… nomi ne ha davvero tanti!
Presenta una linea molto semplice: è un cappello senza falda, di forma rotonda aderente al capo. Può essere dotato di copri-orecchie o meno, oppure potrai vederne arricchiti di un ponpon in cima. Il bordo inferiore può essere risvoltato su sé stesso, per permetterti di vestirlo aderente al cranio, ma può essere indossato anche più largo.
Il beanie viene realizzato principalmente in lana, ma non sono esclusi materiali misti come lana e acrilico, pile, tessuti tecnici etc. Oppure puoi trovare questi cappelli da donna trattati con lavorazioni particolari del tessuto (per esempio l’effetto intrecciato). Unisex. Se vuoi renderlo più femminile puoi personalizzarlo con dettagli preziosi come inserti in pelliccia e altri accessori. Sta bene su tantissimi look, puoi osarlo pure sul cappotto.
Tipo di viso e capelli: Viso tondo, ovale e regolare, capelli medi o lunghi sia lisci che ricci.
Gli intramontabili: Borsalino e Fedora
Questi modelli sono da sempre sinonimo di garbo, eleganza e stile. Per le caratteristiche di entrambi, ti rimando alla sezioni cappelli da uomo, dove troverai una descrizione esauriente. Il borsalino si presta bene per completare i tuoi look durante tutte le stagioni dell’anno: perfetto sopra un cappotto di lana, con un stivaletti una maxi borsa, per un look raffinato un pò retro; in primavera e in autunno, puoi abbinarlo bene sopra un trench e anche sui chiodi in pelle; puoi osare su un jeans, con una scarpa stringata e uno zainetto di pelle.
Oppure con un look maschile, sarà perfetto. Le possibilità sono molte, e così anche colori e varianti disponibili in commercio. Anche il fedora, avendo caratteristiche simili al borsalino, puoi associarlo a qualsiasi tipo di abbigliamento dal più elegante al più semplice, per dargli un tocco estroso. Richiedono inoltre molta cura e attenzione a non deformali.
Tipo di viso e capelli: visi allungati rettangolari, capelli sia corti che lunghi. No ai volti troppo piccoli. Bellissimi con capelli acconciati o raccolti.
Cappello a tesa larga
Passiamo in rassegna questi cappelli da donna, molto amati e molto diffusi, specialmente negli Anni Settanta. I cappelli a tesa larga, come la maggior parte dei modelli, sono realizzati solitamente in feltro. La tesa, appunto, si presenta molto più ampia rispetto a quella del classico borsalino e può raggiungere anche grandi dimensioni. Quest’ultima può essere rigida o morbida. Incornicia e fa risaltare il viso. Può avere la corona arrotondata o a goccia come il fedora. Alcuni modelli sono addirittura pieghevoli.
Se indossi questo accessorio potrai rendere ricercato anche il look più semplice, ed è inoltre un pratico alleato contro freddo e pioggia. Impreziosisce ogni tipo di abbigliamento con stile.
Tipo di viso e capelli: visi allungati o rettangolari, capelli lunghi sia mossi che lisci. Te lo consiglio con una treccia.
Piccoli suggerimenti
Ti stai domandando se è possibile tenere su il cappello nei luoghi chiusi? La risposta è si, per le donne. Mentre gli uomini devono obbligatoriamente seguire la regola di tenere il cappello solo all’aperto. Per la scelta del cappello, non dimenticare di prendere la misura.
Manutenzione per le macchie
Per quanto riguarda la pulizia dei cappelli, puoi utilizzare una spazzola per abiti dalle setole morbide. Pulisci il cappello iniziando dalla parte anteriore e spostandoti verso il basso, poi muoviti in senso antiorario verso la corona ed infine spazzola la parte inferiore della falda in senso orario. Se sono presenti macchie difficili, ti consiglio di bagnarle leggermente con acqua e tamponare con cura, oppure strofinale con fine carta vetrata seguendo un movimento circolare.
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