La lavastoviglie, tra gli elettrodomestici attualmente indispensabili in ogni nucleo familiare. Un’ ottima aiutante, soprattutto se si è numerosi. Quando si tratta di pulire o lavare montagne di piatti e stoviglie, tutti scappano; ma meno male che esiste lei. Ode all’inventore, anzi all’inventrice!
Chi ha inventato la lavastoviglie?
Questa strabiliante creazione risale al 1886, ad opera della signora Josephine Cochrane. Benestante signora americana che affermò di aver progettato questo apparecchio perché i suoi servitori erano soliti scheggiare i suoi pregiati piatti durante il lavaggio a mano.
Come funzionava? La macchina proiettava getti d’acqua sulle stoviglie attraverso un sistema di pompe azionato manualmente. Un motore faceva girare la ruota orizzontale su cui poggiavano le stoviglie, mentre acqua bollente e sapone zampillavano da un bollitore.
Nel 1893, Josephine ricevette il primo premio durante l’Esposizione Universale di Chicago.
Il primo prototipo di lavastoviglie attuale fu invece realizzato da William Howard Livens nel 1924. Composta da porta frontale per il carico delle stoviglie, rastrelliera per il contenimento delle stoviglie sporche e irroratore rotante. Nel 1940 fu aggiunto anche il meccanismo di asciugatura.
I primi modelli di lavastoviglie in Europa, furono introdotti dall’azienda tedesca Miele, nel 1929.
Il successo di questo elettrodomestico però, avverrà più tardi, si dovranno aspettare gli anni ’50.
Lavastoviglie. I modelli in commercio
- A libera installazione. Dette anche freestanding, possono essere collocate in qualsiasi punto si voglia della casa, poiché a differenza di quelle a incasso, hanno rifiniture e rivestimenti esterni.
- A incasso. Spesso prive di rivestimenti esterni, perché la loro particolarità è data dal fatto che diventano parte integrante dell’arredamento. Lo sportello frontale, infatti è spesso “grezzo” così che a questo sia applicata l’anta del mobile.
- Da appoggio. Ultima novità sono le mini lavastoviglie. Di piccole dimensioni con capacità di lavaggio di circa 6 coperti, adatte a chi non ha molto spazio. Grazie alle loro misure ridotte, possono essere poggiate sul top della cucina o inserite all’interno di un cassettone.
Le dimensioni:
- Standard. Solitamente sono larghe 60 cm e lavano 12 coperti. Profonde 60cm e alte 85cm.
- Slim. Larghe 45 cm, lavano 8/9 coperti.
- Mini. Alte 46 cm e profonde 48cm.
Ovviamente, ogni modello è a sé e ci possono essere variazioni di qualche cm.
Sistemi e programmi di lavaggio
Ogni lavastoviglie possiede un sistema di lavaggio differente che dipende dal getto d’acqua e dalla sua modalità di erogazione. Ecco i principali tipi di lavaggio.
- Lavaggio alternato: il getto dell’acqua viene indirizzato in modo alternato dal cestello inferiore a quello superiore e viceversa.
- Lavaggio a impulsi: il getto dell’acqua e la sua pressione varia. I modelli con questo sistema hanno dei sensori per individuare quanto sono sporche le stoviglie.
- Lavaggio traslante: il getto dell’acqua è spinto in ogni angolo del vano della lavastoviglie.
- Lavaggio orbitale: in questo caso, gli irroratori per lanciare il getto d’acqua sono due e ruotano contemporaneamente e in maniera sovrapposta.
Per quanto riguarda i programmi di lavaggio, i più comuni cambiano in base a:
- temperatura
- quantità di acqua impiegata
- durata dei lavaggi
I principali programmi sono:
- Ciclo a mezzo carico, se la lavastoviglie non è piena
- Ciclo bio (50°C)
- Quotidiano (60/70°C)
- Quello delicato per piatti fragili
- L’economico
- L’igienizzante
- Il rapido
- L’autowash (si regola da solo in base allo sporco e ai consumi)
I modelli più attuali sono dotati di delay timer (partenza ritardata) che permette di programmare l’avvio della lavastoviglie anche a distanza di ore.
[amazon_link asins=’B00G9W3XLG,B01F25C1MM,B01M1KFE3K,B0157BLJTM’ template=’ProductCarousel’ store=’docbuy-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1f05ef0a-536e-11e7-bde5-41d75cd52ea4′]Dotazioni da valutare prima dell’acquisto
Fate attenzione che la vostra nuova lavastoviglie abbia le spie luminose esterne, cioè visibili. Queste sono utili per segnalare problemi o altro. Controllate che abbia la funzione di partenza differita, e la regolazione del cestello così da riuscire ad adattare lo spazio al meglio. Fondamentale : Il blocco di sicurezza dell’acqua, evita eventuali allagamenti.
Dispositivi di Sicurezza
È bene che la vostra macchina lavapiatti sia dotata di dispositivi di sicurezza che devono prevenire problemi, impedire surriscaldamenti o perdite.
- Antiallagamento
Dispositivo che blocca il flusso d’acqua in caso di perdita: il rubinetto d’entrata viene chiuso automaticamente e la perdita viene accumulata in una vasca supplementare apposita. - Antisurriscaldamento
Termostato che controlla le resistenze elettriche. Nel momento i cui la temperatura interna della vasca risulta troppo alta, l’apparecchio smette di funzionare e si avvia automaticamente la pompa di scarico. - Antitrabocco
Se l’acqua nella vasca supera un determinato limite, questo dispositivo blocca la valvola di carico e mette in funzione la pompa di scarico. - Salvagocce
Si trova sul retro dell’apparecchio. Raccoglie eventuali fuoriuscite di acqua dal tubo di carico, portandola poi nella vasca antiallagamento. - Chiusura porta
Se la porta viene aperta durante il lavaggio, parte questo dispositivo che blocca il funzionamento.
Consigli anti spreco nell’uso della lavastoviglie
- Acquistate un modello classe A+ o superiore, consumano meno energia e meno acqua.
- Azionate sempre la lavastoviglie a pieno carico. Scegliete programmi a bassa temperatura o economici, soprattutto quando le stoviglie sono poco sporche. 45° C sono più che sufficienti per un buon lavaggio.
- Se le stoviglie sono molto sporche, togliete i residui a mano, aiutandovi con un pezzo di carta o tovaglioli da cucina.
- Per risparmiare energia nell’asciugatura, aprite lo sportello a fine lavaggio. Il ciclo, così, diminuirà di 15 minuti ed eviterete sprechi di energia elettrica.
- Se una delle vostre pentole è molto sporca, evitate lavaggi intensivi in lavastoviglie. Piuttosto lasciatela in ammollo con aceto e limone o con l’acqua di cottura della pasta, tutti ottimi sgrassanti naturali.
Il sale grosso nella lavastoviglie, perché? Il sale serve a ripulire l’addolcitore, cioè il dispositivo che assorbe il calcare presente nell’acqua di lavaggio, che altrimenti finirebbe su piatti e bicchieri. Quello da cucina, per uso alimentare, funziona benissimo, compete assolutamente con quelli specifici ed è molto più economico.
Fattori di scelta per l’acquisto
Ricapitolando, prima di acquistare la vostra “aiutante perfetta” è bene tener conto dei seguenti fattori.
- Se la vostra è una famiglia numerosa, allora optate per un modello standard 12 coperti, se invece avete poco spazio, scegliete quella slim, ma evitate le mini, secondo il nostro parere sono davvero piccole e vi ritroverete a lavare i piatti manualmente.
- Attenti alla fascia energetica: che vada oltre la classe A+, così da consumare meno.
- Nell’etichetta energetica non sottovalutate il livello di rumorosità. È bene che i valori siano dai 40 ai 55 dB.
- Altro fattore da osservare bene in etichetta è il consumo idrico annuale. Le lavastoviglie a minor consumo idrico si aggirano sui 2500 litri l’anno, mentre quelle che consumano 3500 litri in un anno, meglio evitarle.
- La garanzia. Tutti i modelli devono essere garantiti per un minimo di 2 anni, ma i maggiori produttori offrono in molti casi un’estensione gratuita fino a 5 anni sulla macchina, oppure una garanzia decennale sul motore.
Lascia un commento