Nel 2017 chi fa uso di proteine in polvere per integrare la propria dieta sportiva, viene ancora additato come consumatore abituale sostanze dopanti. Adesso è il momento di mettere da parte i pregiudizi e di conoscere l’effettivo utilizzo di queste sostanze.
Oggi il cibo che consumiamo è sempre più elaborato e processato. Tutto ciò determina una diminuzione dei nutrienti principali che servono al nostro organismo. Ecco perché ti consigliamo una pratica sempre più consigliata dai medici specialisti per chi è alla ricerca di una dieta equilibrata: l’utilizzo di proteine in polvere.
Esistono diversi usi delle proteine come integratori, i primi utilizzatori sono sicuramente gli sportivi, che le utilizzano questi nutrienti per integrare la dieta quotidiana con il giusto apporto proteico. L’assunzione di proteine è diffusa sia dagli sportivi si dedicano al benessere del loro corpo, ma anche tra vegani e vegetariani che necessitano di un apporto proteico ben strutturato per bilanciare le macromolecole in entrata nell’organismo.
Proteine in polvere: tipologie e consigli
Adesso analizziamo nel dettaglia le diverse tipologie di proteine in polvere che si trovano in commercio.
Proteine del siero del latte
Alcune ricerche hanno dimostrato che questo tipo di proteine riescono a stimolare più delle altre la crescita muscolare (sintesi proteica). Questo grazie alla elevata quantità di amminoacidi ramificati presenti al loro interno. Si tratta di proteine estratte dal latte tramite particolari processi di lavorazione. Esistono tre tipi di proteine del latte:
Proteine del siero del latte isolate
Subiscono particolari processi di filtrazione e processi lavorativi più raffinati come lo scambio ionico. Il risultato è un prodotto finale con una concentrazione proteica superiore al 90% e una quantità di grassi e carboidrati quasi nulla. Sono molto indicate in particolari regimi alimentari ed, essendo facilmente digeribili, è possibile assumerle sia prima che dopo l’allenamento.
Proteine del siero del latte concentrate
Il processo lavorazione con cui vengono separate le proteine dagli altri nutrienti si chiama ultrafiltrazione. Si tratta del processo di filtrazione più grezzo che da un prodotto finale con una resa proteica del 70/80% perché meno lavorato ma con una presenza residua di lattosio e grassi. Sono consigliate a chi non necessita di rispettare regimi alimentari ferrei.
Proteine del siero del latte idrolizzate
Il processo usato per questo tipo di proteine si chiama idrolisi. Questo processo separa le proteine riducendole a peptidi (unità costitutive delle proteine). Questo tipo di proteine sono le più facili da digerire. Le proteine idrolizzate sono le migliori da assumere dopo l’allenamento. L’unico problema di questa tipologia di proteine è il costo elevato.
In generale le proteine del siero del latte vengono digerite ed assorbite molto più facilmente dall’organismo rispetto a qualsiasi altro tipo di proteine in polvere. Questa loro qualità le rende ottimali per l’assunzione al mattino e dopo l’allenamento. Proprio nei momenti in cui l’organismo necessità di una fonte proteica di rapida assimilazione.
Proteine della caseina
Così come le proteine estratte dal siero, anche queste vengono estratte dal latte. La differenza sostanziale tra siero e caseina sta nella velocità di assorbimento. La caseina si digerisce molto lentamente e, di conseguenza, rilascia lentamente gli amminoacidi.
Per via di questa proprietà, le proteine della caseina vengono assunte prima di andare a letto, quando l’organismo ha bisogno di un rilascio lento di amminoacidi per contrastare il catabolismo (perdita di massa muscolare) notturno. Le caseine sono sconsigliate al mattino e dopo l’allenamento, ossia in quei momenti in cui il corpo ha immediato bisogno di amminoacidi.
Proteine dell’uovo
Le proteine dell’uovo sono, tra quelle in commercio, le più simili alle proteine del muscolo umano. Questa tipologia di proteine ha un elevatissimo valore biologico. Il valore biologico è l’indice di valutazione degli alimenti in base alla qualità di proteine contenute in essi. Hanno dei tempi di assimilazione lenti ma non troppo, sono più lente di quelle estratte dal siero e più veloci delle caseine.
In commercio esistono due tipi di proteine dell’uovo:
- Proteine dell’uovo intero, presentano grassi e colesterolo, per questo sono sconsigliate per chi pratica attività fisica.
- Proteine dell’uovo composte da sola albumina, contengono solamente proteine ad altissimo valore biologico, tra le più consigliate per chi pratica attività sportiva.
Per via del loro tempo di assimilazione, queste proteine possono essere usate durante la giornata come pasto sostitutivo oppure al mattino in alternativa alle proteine del siero del latte.
Sono indicate per chi è allergico al latte e alla soia.
Proteine della soia
Le proteine della soia hanno un valore biologico più basso rispetto a quelle animali. Le proteine vegetali sono carenti di amminoacidi essenziali per l’uomo. Nello specifico la soia è principalmente carente dell’amminoacido metionina. Tale carenza influisce negativamente sull’utilizzo di altri amminoacidi durante la sintesi proteica.
Basta comunque abbinarle alle proteine dei cereali per completare il profilo amminoacidico. Va anche detto che gli integratori di soia di ultima generazione vengono arricchiti di amminoacidi, pertanto risultano essere ad oggi una valida alternativa vegetale alle proteine animali.
In base al processo di lavorazione possiamo avere due tipi di proteine della soia:
- Le proteine di soia concentrate, sono meno lavorate pertanto conservano le fibre ma allo stesso tempo una parte di carboidrati. La loro concentrazione proteica è di circa il 70%.
- Le proteine di soia isolate hanno una concentrazione più elevata di proteine (90%) perché nella lavorazione vengono quasi completamente eliminati carboidrati e grassi.
La soia contiene gli isoflavoni, sostanze ancora oggi oggetto di molti studi e pareri contrastanti. Le due maggiori correnti di pensiero sugli isoflavoni sono due:
- la prima afferma che queste molecole aiutino l’uomo nella prevenzione di malattie cardiache
- la seconda teoria sostiene che gli isoflavoni siano responsabili di scompensi ormonali sia nell’uomo che nella donna
Queste tipologie di proteine sono delle valide soluzioni per chi desidera assumere un apporto proteico adeguato per il benessere del proprio corpo. Tuttavia, secondo quanto riscontrato in fase di ricerca, è sicuramente consigliabile utilizzare proteine di origine animale per completezza di nutrimenti. Questo soprattutto per la somiglianza rispetto alla struttura proteica umana. Le proteine di origine vegetali sono invece molto consigliate per coloro che soffrono di allergie alimentari ma anche per i vegani e i vegetariani che detto NO alla carne.
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