Tra gli accessori hi-tech di ultima generazione di cui oggi è impossibile fare a meno, un posto sul podio è dato sicuramente agli auricolari bluetooth. Piccoli, leggeri, maneggevoli e comodi, permettono di collegarsi facilmente ai tuoi dispositivi.
Come già spiegato qui sul nostro articolo dedicato alle casse, la tecnologia bluetooth collega due dispositivi, trasmettendo informazioni da uno all’altro utilizzando un segnale codificato, trasmesso su una determinata frequenza. Attraverso questa connessione chiamata pairing è possibile lo scambio di informazioni che permette la riproduzione del segnale sonoro. La rete bluetooth è caratterizzata dall’assenza di disturbi di frequenza, poiché sfrutta un tipo di trasmissione radio detta frequency-hopping spread spectrum (FHSS).
Auricolari bluetooth: classi e versioni
Nel momento in cui si acquista un dispositivo bluetooth è bene conoscere a quale classe appartiene e che tipo di versione sia. In questo articolo una spiegazione dettagliata su questa tecnologia wireless. La classe identifica sia il raggio di azione che la potenza del chip. La potenza è espressa in mW (milliWatt).
- Prima classe = 100 mW di potenza e raggio di azione di 100 metri.
- Seconda classe = 2,5 mW e raggio di azione di 10 metri.
- Terza classe = 1 mW di potenza e raggio di azione di 1 metro.
- Quarta Classe = 0,5 mW, raggio di azione di mezzo metro.
Come sappiamo, la tecnologia avanza velocemente e non è difficile dedurre che la prima versione bluetooth (Versione 1.0) potesse avere problemi di comunicazione, sicurezza e trasmissione, legati al collegamento tra dispositivi di diversi brand. Nella versione successiva (Versione 1.1), ci sono stati miglioramenti sui problemi appena elencati.
Versione 1.2
Compatibile con la versione 1.1, sfrutta la trasmissione radio detta FHSS: frequency-hopping spread spectrum. Tecnologia capace di cambiare frequenza di trasmissione fino a 1600 volte al secondo, onde evitare interferenze. Trasmette più velocemente le informazioni, l’audio è qualitativamente migliore, così come la rilevazione del segnale. Può gestire fino a tre UART e permette di sincronizzare le varie applicazioni bluetooth.
Versione 2.0
Garantisce l’anonimato utilizzando il sistema di crittografia, evitando di saltare da un canale all’altro. Trasmette elevate quantità di informazioni contemporaneamente a più dispositivi (trasmissione multicast/broadcast). La velocità di trasmissione arriva fino a 10 Mbit/s su di 10 metri grazie all’ EDR: Enhanced Data Rate. La velocità rappresenta un aspetto fondamentale, in quanto fa sì che il semplice invio e ricezione di foto o il collegamento tra gps e cellulare, siano rapidi e precisi.
Versione 2.1 + EDR
Aumentano i livelli di protezione e risulta più semplice il collegamento tra due device. Per associare uno smartphone agli auricolari bluetooth, non c’è più bisogno di digitare un codice di accesso, ma semplicemente basta inserire il nome del proprietario.
Versione 3.0 + HS (high speed)
Presentata nel 2009. Consente una velocità di trasferimento di circa 24Mbps, sfruttando lo stesso protocollo delle reti WI-FI. Ciò permette una condivisione rapida di file di grosse dimensioni e di elevata qualità.
Versione 4.0
I primi dispositivi dotati di Bluetooth 4.0 sono stati commercializzati nel 2011. Obiettivo di questa versione sono i consumi energetici questi dispositivi sono denominati LE: Low Energy. Possono essere gestito dati provenienti da dispositivi IOT (Internet Of Things) e da altri dispositivi come PC, smartphone connessi ad internet attraverso una rete precisa e sensibile, anche se inizialmente, a discapito della velocità (1Mbps). Successivamente è stata introdotta la UWB: Ultra wideband, una tecnica di trasmissione che permette un trasferimento di informazioni e dati più veloce.
Nella Versione 4.1 c’è stata una modifica relativa alla sicurezza: è introdotto un sistema di controllo di utilizzo della banda prima di procedere all’uso della stessa. Nella Versione 4.2 i dispositivi IOT possono collegarsi ad un gateway internet e comunicare con un altro dispositivo come un PC o uno smartphone.
Versione 5.0
Presentata nel 2016 con il miglioramento di molte caratteristiche
- area di trasmissione
- velocità
- basso consumo energetico
- capacità di trasmissione
- efficienza nell’utilizzo di canali
- eliminazione delle interferenze
Auricolari bluetooth: le caratteristiche
Dopo una visione completa delle classi e versioni del sistema bluetooth, è ora di elencare le caratteristiche degli auricolari, per un acquisto oculato e sicuro.
Tipologie
Ne esistono di diversi modelli, in base ad gusto e ad ogni esigenza.
- I modelli con un cavo che collegano un auricolare all’altro in cui ci sono microfoni e controlli vari.
- Quelli “liberi”, senza nessun cavo, più maneggevoli, ma spesso complicati per alcune funzioni come la regolazione del volume.
- I mono, utili esclusivamente per effettuare telefonate con smartphone.
- Gli specifici per attività fisica. Resistenti al sudore o alla polvere e con funzioni contapassi o battito cardiaco.
- Quelli che si ricaricano in pochi minuti, con prestazioni di circa 1 ora di autonomia.
- I modelli che isolano i rumori esterni in modo ottimale.
Compatibilità
- Gli auricolari attuali sono compatibili con le ultime versioni bluetooth descritte sopra e spesso anche retrocompatibili con quelle precedenti.
- Appartengono almeno ad una classe 2 (potenza 2,5 mW e raggio di azione di 10 metri)
- Alcuni modelli dispongono di supporti NFC: Near Field Communication che permettono di associare smartphone ad auricolare, semplicemente appoggiandoli o avvicinandoli uno all’altro.
Frequenza
La intervallo di frequenze indica la gamma dei suoni che gli auricolari riescono a riprodurre. Si misura in Hertz. Un buon prodotto deve perciò essere in grado di coprire il range di frequenze udibile dall’orecchio umano che va dai 18 ai 22.000 Hz.
Impedenza
L’impedenza indica la resistenza che esercitano gli auricolari al segnale elettrico del suono. Si misura in Ohm. Maggiore sarà l’impedenza, migliore sarà la qualità dell’audio ottenuto. Per un ascolto perfetto è importante usare auricolari e dispositivi sorgente come smartphone che abbiano lo stesso grado di impedenza o quanto meno simile.
Sensibilità
La sensibilità descrive la capacità di riprodurre un segnale audio negli auricolari. Si misura in decibel. Più alti sono i livelli di sensibilità e maggiore sarà il volume raggiunto senza distorcere i suoni. Di conseguenza, l’auricolare avrà la capacità di riprodurre audio di qualità a volumi maggiori.
Conclusioni
La scelta di un modello in particolare, sarà perciò dettata dall’uso che se ne dovrà fare e dalle esigenze specifiche di ognuno. Se sei distratto, ma non puoi fare a meno dei tuoi auricolari, allora è perfetto un modello che si ricarica velocemente. Se invece hai bisogno di ascoltare la musica, estraniandoti da tutto il resto, ti consiglio una tipologia con una riduzione attiva del rumore.
Valuta anche il numero di dispositivi a cui puoi collegare gli auricolari senza scollegare quelli abbinati in precedenza. Tieni conto anche delle app di supporto per smartphone, utilissime, perché consentono facilmente di avere il controllo degli auricolari.
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